“10 milioni di dollari l’anno”. Il campione di Fortnite, Ninja, rivela quanto guadagna
Jaime D'Alessandro
Ha ucciso, virtualmente, quasi 100 mila avversari ed è online 12 ore al giorno. Il ventisettenne Tyler Blevins, noto come Ninja, racconta la sua vita da giocatore professionista fra e-sport ed intrettenimento
Aggiornato 2 minuti di lettura
Quasi 100 mila uccisioni (virtuali) e guadagni pari a 10 milioni di dollari l’anno. Ecco i numeri di Tyler Blevins. A voi il nome forse dirà poco, così come lo pseudonimo che usa online: Ninja. Ma è probabile che per i vostri figli sia un mito perché è uno dei giocatori più forti al mondo di Fortnite, tormentone da smartphone, console e pc, che ormai ha lasciato la categoria dei videogame per entrare in quella dei fenomeni sociali. Operazione che era riuscita, in parte, solo a Pokémon Go.
“Mentre sono seduto qui a parlare con te sto perdendo decine di migliaia di dollari”, ha spiegato Blevins nell’intervista appena rilasciata alla Cnn. Capelli rosso fosforescenti (il colore lo cambia spesso), 27 anni, nato a Detroit ma cresciuto a Chicago, voleva fare il giocatore di videogame da sempre e ora non solo ci è riuscito ma sta accumulando una fortuna. “In fondo chi mi segue sui miei canali di YouTube e Twich e paga un abbonamento fa la stessa cosa che fanno altri quando sottoscrivono servizi come Spotify”.
E così mentre la Epic Games, l’azienda americana che ha sviluppato il gioco, ha incassato ben tre miliardi di dollari grazie alla vendita di coreografie e abbigliamento per i personaggi fatti di pixel di Fortnite, Ninja ha rivelato di riuscire a portarsi a casa “almeno mezzo milione di dollari al mese”. Il 70 per cento viene dagli introiti pubblicitari dei canali di YouTube (Google) e Twitch (Amazon): sul primo ha un pubblico di 20 milioni di persone, mentre le partite in diretta del secondo, dove è seguito da 12 milioni di appassionati, contano su 40 mila spettatori che pagano un abbonamento per guardarlo. Non si tratta solo di saper giocare quindi, ma anche di saper intrattenere mentre si gioca.
Lo aiuta la moglie e manager Jess, che gestisce i rapporti con sponsor del calibro di Samsung, Uber e Red Bull, e che tiene conto dei fan che perdono ogni volta che lui si allontana dal pc. I due sono sposati da sette anni e fin da subito lui le disse che "da grande" avrebbe fatto il giocatore professionista. Carriera difficile negli Stati Uniti, uno su un milione riesce a viverci e pochi ad arricchirsi, quasi impossibile in Italia dove il giro di affari del cosiddetto e-sport è molto più basso. Le stime parlano di un mercato di circa un miliardo di dollari complessivi a livello globale dei quali appena 14 o 15 milioni di euro vengono dal nostro Paese. Ma con tassi di crescita che ovunque o quasi sono a doppia cifra.
Ad oggi però bisogna vivere negli Stai Uniti o in Asia anche solo per sperare di raccogliere una briciola di quel che sta ottenendo Tyler Blevins e sapendo di dover rinunciate a molto se non a tutto. Ninja vede ripagata tanta dedizione, e con lui la moglie, al prezzo di stare collegato 12 ore al giorno tutti i giorni. Quest’anno ha passato dentro Fortnite 4000 ore: sei mesi tondi tondi o, appunto, 12 ore al giorno a stretto contatto con i suoi fan per un anno. Vale 10 milioni di dollari, ma non è una vita facile. Un successo del genere d'altra parte non si improvvisa dall'oggi al domani.