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Jeffrey Katzenberg, produttore cinematografico e fondatore di Quibi
Jeffrey Katzenberg, produttore cinematografico e fondatore di Quibi
 (afp)

Ces 2020: Quibi, la 'vecchia' Hollywood si fa piccola per entrare nello smartphone

Jeffrey Katzenberg, cofondatore della Dreamworks e Meg Whitman, l'ex Ceo di Hp e eBay, mostrano al Ces2020 il nuovo servizio streaming solo per smartphone per il quale hanno raccolto finanziamenti per un miliardo di dollari

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LAS VEGAS. Film, documentari e show divisi in capitoli da massimo 10 minuti. Tutti contenuti originali che si potranno vedere sia in verticale sia in orizzontale e solo su smartphone. Fra gli autori anche Steven Spielberg, Sam Raimi e Guillermo Del Toro. Strana creatura Quibi, il nuovo servizio streaming che aprirà i battenti dal 6 aprile e per il quale Jeffrey Katzenberg e Meg Whitman, cofondatore della DreamWorks il primo ed ex Ceo di Hp e eBay la seconda, hanno raccolto finanziamenti per oltre un miliardo di dollari.
“Mi sono ispirato ai capitoli brevi di Il Codice Da Vinci, il romanzo di Dan Brown”, ha spiegato lo stesso Katzenberg dal palco del Park Theater di Las Vegas, durante il Consumer Electronics Show. “Ogni grande rivoluzione tecnologia ha sempre significato un cambio nella narrazione visiva. Pensate all’avvento del sonoro, del colore, della televisione. Ora è la volta degli smartphone”.
(afp)
L’intenzione è di arrivare a 175 contenuti originali nel corso del primo anno, 35 dei quali saranno lungometraggi. Prezzo di partenza 4,99 dollari al mese e ci saranno anche gli spot pubblicitari. Anche se il duo Katzenberg e Whitman lo nega, il loro servizio streaming entrerà in competizione con i vari Netflix, Disney+, Amazon Prime, Sky e tutti gli altri.

La particolarità di Quibi, costruito con la collaborazione di Google, sta nel fatto che durante la visione si può tenere il telefono sia in verticale sia in orizzontale. I contenuti sono girati contemporaneamente nei due formati e poi combinati assieme. Dalla prova che abbiamo fatto il sistema funziona, ma è appunto fruibile solo da smartphone, dunque ha un unico dispositivo per guardarlo. Soprattutto non è detto che le generazioni più giovani al quale il servizio si rivolge lo apprezzino semplicemente perché possono tenere lo smartphone in verticale come accade con TikTok.
La stessa Google ha già provato in passato a lanciare un nuovo linguaggio visivo pensato per i telefoni con i cortometraggi a 360 gradi di Google Spotlight Stories, app gratuita che poi ha chiuso i battenti. E anche in quel caso erano stati coinvolti alcuni nomi di rilievo di Hollywood. Non è andata bene. Senza dimenticare film e tv in 3D, lanciati sempre da Jeffrey Katzenberg qui al Ces del 2010. Un altro buco nell’acqua. Questo però non vuol dire che anche Quibi debba fare la stessa fine, anche se fra gli addetti ai lavori ha convinto davvero poco.