Messenger Rooms, Facebook all’attacco di Zoom e delle videochat
Jaime D'Alessandro
Presentato dallo stesso Mark Zuckerberg il nuovo servizio, lanciato anche in Italia. Stanze virtuali da 50 persone e la possibilità di accedere, a breve, da tutti i social network del miliardario americano
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PROVE tecniche di unificazione dell’impero. Mark Zuckerberg, a capo di Facebook, annuncia il suo nuovo servizio di videochat che arriverà a poter contenere fino a 50 persone. Lo hanno chiamato Messenger Rooms e sarà disponibile in fase di prova anche in Italia nelle prossime ore. Poi verrà lanciato nel resto del mondo. “Un nuovo strumento che sfrutta l’intelligenza artificiale per gestire gli sfondi artificiali e gli altri effetti dedicati alla gestione dell’illuminazione”, ha spiegato lo stesso Zuckerberg in diretta davanti a 50 mila persone.
Facebook, al via le videoconferenze: benvenuti nelle Messenger Rooms
Il nuovo servizio per videoconferenze senza limiti di tempo e fino a 50 persone lanciato da Facebook, in piena sicurezza (garantisce Menlo Park) attivato in Italia, tra i primi paesi scelti per il lancio. Si potrà accedere da Facebook, Messenger e presto anche Instagram, WhatsApp e Portal. E l'azienda punta a integrare, in seguito, anche gli effetti AR per ambientare le Stanze di Messenger Rooms con sfondi personalizzati
Ma la novità non è solo il servizio simile a Zoom, ovvero l’entrare in un mondo che in questo periodo ha avuto una crescita vertiginosa ed è già occupato da altri nomi di peso come Google e Microsoft, quanto il fatto che sarà trasversale a tutto l'universo Facebook: Instagram, WhatsApp e Portal, oltre a Facebook e Messenger. In pratica si accederà da qualsiasi social network della galassia di proprietà di Zuckerberg, perfino se non si ha un profilo.
“Puoi creare la tua stanza virtuale non solo per riunioni sul momento ma anche per quelle programmate nel futuro”, ha raccontato il cofondatore di Facebook. “E gli inviti potranno essere esser spediti a tutti con un semplice link, anche a chi non ha un account”. Oltre agli effetti di realtà aumentata disponibili dall’app di Messenger, ne vengono introdotti di nuovi in aggiunta a sfondi immersivi a 360 gradi che vanno dalla classica spiaggia ad appartamenti di lusso, come già accade con gli ambienti introduttivi dei visori VR Oculus, sempre di proprietà di Facebook. Ci sono poi quattordici nuovi filtri che offrono un'illuminazione sia per lo spazio virtuale sia per il viso dei partecipanti. E a Facebook lavorano su altri trucchi dedicati a compleanni e al “campeggio virtuale con amici rimanendo in casa”, qualsiasi cosa voglia dire. Convinti, evidentemente, che l’emergenza sanitaria durerà a lungo.
Si sa da tempo che Facebook sta tentando di unificare alcuni aspetti dei suoi servizi, iniziando dalle chat. E in Svizzera ha anche avviato la procedura per battere (cripto) moneta con Libra, ora ancorata alle valute nazionali. Un processo basato sulle sinergie a diversi livelli avviato non senza difficoltà: lo scorso anno se ne sono andati Chris Cox, che dopo Sheryl Sandberg era probabilmente il manager più potente della compagnia, e Chris Daniels, che dirigeva WhatsApp. Mentre Kevin Systrom e Mike Krieger, che Instagram lo hanno fondato nel 2010, erano invece già entrati in rotta di collisione con Zuckerberg qualche mese prima.
Messenger Rooms, presentato assieme ad alcune novità sui Live di Facebook e le videochiamate su WhatsApp che ora possono arrivare ad otto partecipanti, è il primo segno concreto delle future integrazioni. Debutta al momento solo su Facebook e Messenger. Ma come primo passo, per spaventare la concorrenza, probabilmente basta e avanza. Basti pensare che in Italia Facebook ha 37,4 milioni di utenti, WhatsApp 33,8, Instagram 27,9 e Messenger 22,6, stando ai dati di Audiweb. Non solo: fra Messenger e WhatsApp, nel mondo, più di 700 milioni di profili partecipano a videochat ogni giorno. Non a caso il titolo di Zoom in borsa, nel giornata dell’annuncio, è calato di sei punti percentuali.