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Jared Spataro: “Vi racconto il prossimo sistema operativo che dominerà le nostre esistenze”

Jared Spataro: “Vi racconto il prossimo sistema operativo che dominerà le nostre esistenze”

Origini italiane, a capo della divisione Office, ha cominciato lavorando in Cina. E oggi spiega perché il modello cinese di WeChat potrebbe diventare quello dominante

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Origini italiane, classe 1975, e una carriera in evidente ascesa nella Microsoft guidata da Satya Nadella. Jared Spataro, corporate vice president della multinazionale cofondata da Bill Gates, ha l'aria di una persona che al caso ha lasciato poco o nulla. Quattro figli, il più grande dei quali ha 21 anni, dopo il master al Massachussetts Institute of Technology, cominciò a lavorare negli anni Novanta in Cina dove ha imparato il mandarino. E' entrato nella Microsoft nel 2006 salendo un gradino dopo l'altro. Oggi dirige la divisione legata ad Office e, ovviamente, ha idee chiare di cosa ci aspetta in futuro iniziando dal nuovo regno di quelle che potremmo chiamare le super chat.

Jared Spataro (a destra) con il Ceo di Microsoft Satya Nadella
Jared Spataro (a destra) con il Ceo di Microsoft Satya Nadella 

La generazione X alla quale lei appartiene è cresciuta avendo come sistema operativo di riferimento quello dei computer. Poi sono arrivati gli smartphone, i social network e il regno delle app. Quale tipo di sistema operativo arriverà in futuro?
"Ovviamente ogni servizio sarà basato sul cloud e noi accederemo come facciamo già oggi attraverso diversi strumenti per lavorare, comunicare, intrattenerci. Se devo però pensare a qualcosa che probabilmente diverrà dominante, vedo un'ulteriore espansione dei programmi per comunicare che al loro interno hanno tutto: fare riunioni, prenotare un taxi, mandare e ricevere denaro, condividere documenti e via discorrendo".
 

Insomma, il modello cinese di WeChat, che ormai anche Facebook insegue.  
"Non è infatti più un modello solo cinese. Sa qual è il motto della app della Tencent? "WeChat è uno stile di vita". Loro non credono quindi di aver creato una semplice chat, ma un centro di gravità della vita digitale dove tutte le altre funzioni aggiuntive entrano a farne parte finendo per formare un universo o ecosistema che diri si voglia. Le persone usano WeChat per qualsiasi cosa, anche nel campo dell'educazione, così come del tempo libero e del lavoro. E' un esempio che guardiamo con molta attenzione quando pensiamo agli sviluppi futuri di Teams ad esempio".
 
Non dovremmo temere l'ennesima concentrazione in poche mani di tutto il potere? Oggi il mondo del cloud ad esempio è dominato da Amazon, Microsoft e Google.
"La pandemia ha offerto un quando interessante da questo punto di vista. Certo, le grandi compagnie hanno giocato un ruolo con i loro servizi, ma è altrettanto vero che lo stesso hanno fatto aziende ben più piccole come Zoom. La verità è che il cloud permette di inventare nuovi strumenti anche da parte di società appena nate o di medie dimensioni".
 

Microsoft assieme a Cisco è stata fra le prime ad adottare anni fa il lavoro agile, lo smart working. I benefici sono grosso modo noti, meno forse gli effetti collaterali.
"Abbiamo fatto molte ricerche in questo campo, specie nell'ultimo periodo. E i vantaggi di poter gestire al meglio il proprio tempo sono ovviamente enormi. Il problema è che spesso mancano delle capacità. Per esser più precisi abbiamo notato che molti dipendenti tendono a lavorare troppo a lungo. La perdita di tempo di doversi recare in ufficio e di dover tornare a casa serve in realtà anche a dividere in maniera netta la vita privata da quella lavorativa. Bisogna quindi imparare ad usare la tecnologia lavorando in remoto altrimenti si rischia l'effetto contrario. Anche le organizzazioni devono apprendere come gestire questo tempo allungato che si mischia con la quotidianità della nostra casa, in manager devono quindi saper gestire una modalità simile con adeguata attenzione. In passato si tendeva a spremere le persone il più possibile sul posto di lavoro. Ma in un mercato molto competitivo nel quale è necessario essere efficienti, sta diventando fondamentale garantire una qualità del tempo elevata ai dipendenti se si vuole da loro il meglio. Insomma, c'è ancora molta strada da fare e non si tratta di una corsa di velocità ma di una maratona".