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Fujifilm lancia la fotocamera X-S10 per sfidare gli smartphone

L’azienda giapponese presenta una nuova mirrorless: compatta ma facile da maneggiare, è una versione ridotta della X-T4, con funzioni automatiche più semplici ma qualità dell’immagine praticamente identica

3 minuti di lettura

C’è ancora spazio per una fotocamera mirrorless compatta, a metà fra le soluzioni amatoriali e le macchine prosumer per i “quasi professionisti”? Domanda difficile, a due giorni dalla presentazione di un iPhone 12 Pro Max con prestazioni fotografiche avanzatissime. Secondo Fujifilm la risposta è ancora “sì”, come dimostra la scelta di lanciare oggi la nuova fotocamera X-S10, che inaugura una serie inedita nella gamma del produttore giapponese. 

X-T4 redux
Negli anni passati, di questi tempi, l’azienda avrebbe presentato una versione redux della sua ultima ammiraglia X-T. Secondo questo schema alla X-T2 seguì la X-T20; dopo la X-T3, ci fu la X-T30. La filosofia era sempre la stessa: prendere le caratteristiche più importanti del modello di punta, inserire qualche compromesso adatto a un pubblico semi-professionale, rimpicciolire il design per rendere il tutto più compatto e portatile. Il 2020, ormai l’abbiamo capito, non è un anno come tutti gli altri. 

E così la X-T4, presentata a febbraio, non avrà la sua X-T40, ma la filosofia di fondo non cambia. Perché, come spiegano senza mezzi termini da Fuji, la X-S10 è di fatto una X-T4 rimpicciolita, riveduta e corretta, compatibile con gli stessi obiettivi, ma disponibile sul mercato a un prezzo inferiore. Il sensore è esattamente il medesimo dell’ammiraglia della serie X-T, l’APS-C X-Trans CMOS 4; lo stesso vale per l’X-Processor 4, cioè il chip per il processamento delle immagini. Le somiglianze sono talmente tante che Fuji non teme di dire esplicitamente che, nei fatti, la qualità delle immagini ottenuta con la X-S10 è paragonabile a quella delle foto scattate con X-T4.

Cosa cambia
Ciò che cambia rispetto alla fotocamera più costosa della serie X-T però, è l’approccio alla disposizione dei controlli, e la facilità d’uso. Mentre le X-T10, 20 e 30 conservavano almeno in parte il sistema a ghiere che consente un controllo granulare dei tempi e un’aspirazione generalmente più semi-professionali, X-S10 vuole chiaramente parlare ai creatori di contenuti (influencer, video-maker) che non vogliono perdere troppo tempo a modificare settaggi o caratteristiche avanzate, ma vogliono scattare il più velocemente ed efficacemente possibile. 

Pensata per i creatori di contenuti
L’approccio è chiaro soprattutto per il comparto video: sulla fotocamera si trova infatti un test REC che “equivale a premere il tasto di registrazione di un filmato sul cellulare”. Si preme, insomma, e la fotocamera filma in autonomia, con la miglior qualità possibile e i settari migliori perché la scena inquadrata “venga bene”. Allo stesso tempo però c’è una modalità video nella ghiera di selezione che permette invece di impostare le caratteristiche avanzate di ripresa. In quel caso per attivare la ripresa si farà clic sul tasto di scatto. 

Va specificato però che è proprio nel video che le differenze con la X-T4 si fanno più evidenti. La X-S10 infatti può girare filmati in 4K, come il modello superiore, ma solo a 30p anziché 60 e manca la registrazione esterna 4:2:2 10-bit (ma questo è un dettaglio davvero solo per professionisti dell videomaking, che non sono il target di questo modello). Altra differenza rilevante è l’EVF: il mirino elettronico infatti non è quello della X-T4, bensì quello del modello X-T30.

Per chi vuole imparare
L’aspirazione “educativa” della fotocamera, inoltre è dimostrata da un piccolo aggiornamento software nella schermata di selezione dei filtri pellicola: anche su X-S10, come su tutte le altre Fuji, si può scattare “imitando” i toni e i colori delle più famose pellicole Fuji (Astia, Velvia, Acros ecc…) ma ad ogni selezione corrisponde ora una descrizione più dettagliata dello scopo d’uso di ciascuna tipologia. Chi viene dalla fotografia analogica magari di questa spiegazione non ha bisogno. Chi invece non ha idea di cosa siano quegli strani nomi può farsi una piccola cultura fotografica.

Design
Il design della X-S10 rimane nel solco delle X-T20 e 30, ma la fotocamera non è una miniaturizzazione della X-T4. Il look and feel è sempre vintage, tuttavia le dimensioni sono a metà fra la X-T30 e la X-T40. È un’ottima notizia, perché la serie della “decina” di Fuji era da sempre fin troppo compatta per gli utenti con mani medio-grandi, con una grandezza e un peso che sembravano suggerire una natura quasi ludica del prodotto. L’altra buona notizia è che le dimensioni hanno permesso ai designer di Fuji di ripensare l’impugnatura per una presa più facile e per semplificare l’utilizzo a una mano sola, come si addice a una macchina che verrà spesso e volentieri utilizzata in modalità automatica. 

Prezzo e disponibilità
Fuji X-S10 sarà disponibile in Italia a partire da metà novembre. Il prezzo suggerito al pubblico per il corpo macchina è di 1019€ (peccato per il superamento della soglia psicologica dei mille euro). Il Kit più venduto sarà quello con l’obiettivo XF 15-45 a 1170€, ma il migliore a nostro parere è il kit con il grande classico XF 18-55 (un ottimo obiettivo che abbiamo testato più volte) a 1470€. C’è anche una terza configurazione, con obiettivo XF 16-80 a 1550€. I prezzi sono in linea con le caratteristiche, ma la concorrenza in questo segmento è spietata. 

La domanda di fondo rimane però la stessa che ci ponevamo in apertura: c’è ancora spazio oggi per una X-S10 sul mercato? Ovvero, riuscirà Fuji a convincere i creatori di contenuti e i videomaker in erba che una fotocamera come questa è meglio di un’iPhone 12 Pro - che ha praticamente prezzi analoghi ma offre anche un intero sistema operativo e una velocità di condivisione impareggiata dalle macchine fotografiche tradizionali? Lasciamo ai posteri - cioè a noi stessi, tra un annetto - l’ardua sentenza.