
Fino a un paio di anni fa la strategia di OnePlus si poteva riassumere così: due smartphone ogni sei mesi con caratteristiche da flagship ma prezzi di fascia media, grazie a compromessi progettuali studiati per mantenere comunque alto il livello dell’esperienza d’uso. Un approccio originale, in un mercato Android affollato di mille modelli spesso molto simili fra loro, frutto anche di un rapporto quasi simbiotico con la community degli appassionati. Un approccio che tuttavia cozzava con le aspirazioni di grandeur globale - giustificate, verrebbe da dire - di almeno uno dei due fondatori e che rischiava di non offrire alcuna alternativa alla nicchia che il marchio si era saputo ricavare.
La via d’uscita OnePlus l’ha trovata grazie a un cambio di passo iniziato a metà del 2020 con il lancio degli smartphone della serie 8 (la prima gamma interamente 5G) e continuato con l’introduzione della serie “economica” OnePlus Nord, durante l’estate. La trasformazione è proseguita in autunno, con l’aggiornamento dei modelli di fascia alta e l’introduzione poi di altri smartphone Nord a prezzature ancora inferiori.
L’introduzione di OnePlus 9 Pro e OnePlus 9, i due nuovi smartphone top di gamma presentati oggi dall’azienda, è il compimento di quel percorso, ora chiaro e delineato.
I due modelli della serie 9 sono (finalmente) due flagship OnePlus a tutti gli effetti, privi di quei già citati compromessi progettuali, che ora l’azienda può far scivolare più in basso, verso prodotti di fascia media e medio-bassa della serie Nord. Entrambi montano un Qualcomm Snapdragon 888, il più potente e performante chipset Qualcomm attualmente disponibile, e includono modalità di ricarica rapida all’avanguardia, sia via cavo sia wireless. Le linee riprendono quelle classiche e semplici del design OnePlus ma sul modello Pro, ahinoi, tornano i bordi curvi sul display che speravamo fossero ormai solo un ricordoi. I due smartphone inaugurano soprattutto la collaborazione triennale di OnePlus con il marchio Hasselblad, volta a migliorare la qualità delle fotocamere dei dispositivi del brand grazie a calibrazioni e miglioramenti computazionali. La collaborazione si riflette (letteralmente) anche nella scelta delle colorazioni del modello Pro, che arriva in varie finiture brillanti e specchiate che - soprattutto nella versione Morning Mist - sono un riferimento alle finiture tipiche delle fotocamere del marchio svedese e alle imprese spaziali di Hasselblad.
OnePlus 9 Pro, la prova in anteprima
Nel corso dell’ultima settimana abbiamo potuto provare in anteprima i due smartphone, in particolare il OnePlus 9 Pro, il modello di punta. Il dispositivo ha raggiunto e superato le nostre aspettative ma allo stesso tempo non ci ha fatto pensare a un salto epocale rispetto ai (già molto buoni) modelli 8T. Tuttavia l’elemento che più di ogni altro ha contribuito a smorzare ogni effetto sorpresa è stata la scelta, assai discutibile, di lasciare che il CEO Pete Lau rivelasse ogni singola caratteristica dello smartphone a mezzo Twitter, nel corso delle tre settimane precedenti al lancio.
Al netto di questa prima impressione, il passo in avanti di OnePlus 9 Pro si può apprezzare principalmente guardando a tre aspetti: le caratteristiche tecniche e del display, le opzioni di ricarica e, ça va sans dire, le fotocamere. Delle prestazioni abbiamo implicitamente già detto citando lo Snapdragon 888. Il chipset di Qualcomm, oltre ad abilitare il 5G e una lunga serie di funzioni avanzate, offre performance impeccabili. Lo smartphone durante le nostre prove è sempre rimasto fluido e iper-reattivo, anche quando messo alla prova con il salvataggio di video particolarmente larghi in 8K, o con applicazioni molto esigenti.
OnePlus 9 Pro monta un display OLED di nuova generazione da 6,7” con LPTO, 10-bit di profondità del colore e “Smart 120Hz”, cioè una frequenza di refresh che varia istantaneamente da 0 a 120 aggiornamenti al secondo sulla base del contenuto mostrato a schermo. Il display è dotato anche di HyperTouch, una tecnologia che porta fino a 360Hz la frequenza di rilevazione del tocco sullo schermo. È una caratteristica che può interessare i gamer e che segnaliamo perché tecnologicamente rilevante, ma che non offre particolari vantaggi rispetto a frequenze di aggiornamento più basse durante l’uso quotidiano del display.
Più importanti per tutti gli utenti, invece, le nuove opzioni di ricarica rapida. Finalmente su tutti e due i modelli OnePlus di punta arriva la ricarica wireless. Su OnePlus 9 è una normale ricarica senza fili compatibile Qi a 15W, mentre sul modello Pro è abilitato il Warp Charge 50 Wireless, una tecnologia che ricarica le due celle della batteria (volume totale: 4500mAh) con una potenza di 25W ciascuna. Per arrivare al 100% di carica con Warp Charge Wireless ci vogliono solo 43 minuti. Ma c’è un ma: per abilitarla serve lo speciale wireless charger di OnePlus (si compra a parte e costa 70€). Nella confezione dello smartphone è comunque incluso il caricabatterie per la ricarica Warp Charge 65T, con cui si può ottenere un giorno di autonomia in 15 minuti (e si passa da 0 a 100% in 29 minuti).
Le fotocamere Hasselblad
L’aspetto più interessante, su cui OnePlus ha incentrato tutto il marketing della serie 9, sono le nuove fotocamere realizzate in collaborazione con Hasselblad. La prima cosa da capire è che cosa comporta davvero questa collaborazione. In uno scambio di email, un portavoce del marchio di Goteborg ci ha tenuto a precisare con una certa enfasi che «la partnership riguarda solo la calibrazione del colore» e dei sensori dei nuovi smartphone, suggerendo che quelle dei nuovi smartphone non vadano intese come “fotocamere sviluppate da Hasselblad”. Volenti e nolenti molti penseranno il contrario, visto che il logo Hasselblad scintilla sul comparto fotografico dei nuovi OnePlus esattamente come quello Leica sui telefoni di Huawei.
Va detto che la comunicazione di OnePlus è stata abbastanza chiara e lineare su questo punto: la prima fase della collaborazione tra i due marchi è volta a migliorare aspetti computazionali, in particolare l’ottimizzazione della resa cromatica e una calibrazione speciale dei sensori Sony dei due dispositivi. Le caratteristiche tecniche delle fotocamere sono di altissimo livello. Il sensore principale del modello 9 Pro è un Sony IMX 789 da 48MP “costruito su misura” per OnePlus (a quanto ci è dato capire, questi sono i primi modelli Android a implementare questo componente). L’ultra-grandangolo monta invece un Sony IMX 766 da 50MP (pure ottimo, è quello delle due fotocamere principali del Find X3 Pro di Oppo). Completano il quadro un teleobiettivo da 8MP e un sensore monocromatico che migliora la nitidezza dei dettagli nelle foto.
Caratteristiche tecniche a parte, possiamo dire senza mezzi termini che la differenza fra le fotocamere di precedenti modelli OnePlus è osservabili fin dai primi scatti. La qualità generale delle foto è ottima, i dettagli sono sempre impeccabili. L’autofocus è perfetto, l’intelligenza artificiale presente ma non invadente, gli scatti notturni ben bilanciati e mai troppo luminosi, mentre la modalità ritratto è una delle migliori che abbiamo provato su smartphone Android di fascia alta negli ultimi 6 mesi.
Hasselblad Pro Mode, con la tipica evidenziazione arancione delle aree a fuoco
Ci è piaciuta molto (ma ammettiamo di avere un debole per Hasselblad) l’implementazione di alcune caratteristiche nell’applicazione della fotocamera, come il tasto arancione Hasselblad per scattare la foto e il suono dell’otturatore Hasselblad al momento dello scatto. Sono dettagli che fanno la differenza, così come ad esempio il feedback aptico della vibrazione che si percepisce selezionando le varie opzioni avanzate nell’Hasselblad Pro Mode, una modalità di scatto professionale brandizzata con il marchio del produttore svedese. Qui ad esempio il fuoco manuale offre lo stesso sistema di evidenziazione dei soggetti con linee arancioni delle fotocamere Hasselblad. Tutti elementi che fanno felici appassionati di fotografia come il sottoscritto, anche se viene da chiedersi quanto saranno percepiti e apprezzati da un più ampio e largo pubblico che (ahinoi) probabilmente non ha mai sentito nominare Hasselblad prima d’ora.
Se nel complesso la qualità fotografica di questo smartphone è indubbiamente altissima, rimane qualche dubbio sull’efficacia dell’ottimizzazione cromatica. Nella maggior parte degli scatti (come potete vedere nella nostra gallery) i colori sono molto ben bilanciati. A volte tuttavia l’HDR prende decisioni, per così dire, poco condivisibili, e così un cappotto verde scuro in controluce diventa nero, oppure alcuni colori - quando c’è da regolare la polarizzazione del cielo - risultano troppo saturi. Al netto di queste sbavature, le fotografia che si possono scattare con questo OnePlus Pro 9 non hanno quasi mai nulla da invidiare a quelle prodotte da altri flagship Android della concorrenza, mentre l’esperienza di scatto e il software fotografico integrato sono - a nostro parere - i migliori in circolazione su smartphone Android.
Gli scatti in bianco e nero su OnePlus Pro 9 sono ricchi di dettagli grazie al sensore monocromatico
La partnership con Hasselblad si è comprensibilmente focalizzata sull’ottimizzazione fotografica, ma OnePlus 9 Pro gira anche ottimi video, con una qualità dell’immagine molto alta e una stabilizzazione ottica assai efficace. Come su molti Android di fascia alta si possono registrare filmati fino a 8K 30p di risoluzione, ma tanti auguri ad elaborarli su qualsiasi computer che non sia una workstation di montaggio. Molto più interessante a parer nostro la presenza dell’opzione per girare a 4K fino a 120fps e la modalità di timelapse 4K che stabilizza i video girati mentre si cammina.
Nel complesso, dopo 7 giorni di prova, ci sentiamo di promuovere a pieni voti questo OnePlus 9 Pro. Qui ci siamo concentrati sui dettagli tecnici della fotocamera, in particolare, ma va segnalato come sempre l’ottimo lavoro svolto sulla Oxygen OS, la personalizzazione del sistema operativo basata su Android 11. Rifinita, curata nei dettagli, con una UI elegante e mai eccessiva, ma soprattutto fluida e intuitiva. Per noi rimane, assieme alla versione stock del firmware, la miglior personalizzazione di Android sul mercato. OnePlus 9 Pro è in conclusione uno smartphone di fascia alta completo, che non ha niente da invidiare alla concorrenza e che, dettaglio non meno importante, si potrà acquistare nella versione base a partire da 919€. Sono tanti, ma sono comunque meno dei principali concorrenti Android dello stesso segmento: OnePlus 9 Pro li vale tutti.
OnePlus 9
Il modello OnePlus 9, versione “entry level” di fascia alta dell’offerta di quest’anno, costa invece 719€ nella configurazione base da 128GB di memoria. Non lo abbiamo potuto provare a fondo come il modello Pro, e dunque ci limiteremo ad evidenziarne le differenze (non così numerose) con il modello più costoso.
La prima e più evidente è il display, che qui è un AMOLED (senza LPTO) da 6,55” ma senza bordi curvi. È un Fluid Display, con frequenza di refresh fino a 120Hz, ma privo della tecnologia di adattamento smart dell’aggiornamento dell’immagine.
Anche il comparto fotografico è un po’ diverso: su OnePlus 9 il sensore principale è un IMX689, affiancato però dallo stesso IMX766 del modello Pro sulla fotocamera ultra-grandangolare. Manca invece il teleobiettivo, mentre rimane il sensore monocromatico da 2MP. Diverse anche le specifiche video, con la possibilità di girare in 8K 30p, ma senza 120 fps per il 4K. Manca anche la stabilizzazione ottica sul sensore principale: anche se la stabilizzazione elettronica è abbastanza buona, la differenza rispetto all’OIS del modello Pro si vede soprattutto alle alte risoluzioni.
Fra le altre differenze importanti va segnalata la già citata assenza della ricarica wireless ultrarapida (ma c’è la ricarica senza fili tradizionale, ed è un’ottima notizia) e l’assenza della certificazione IP68 che certifica la resistenza del modello Pro ad acqua e polvere. C’è invece il Warp Charge 65T con cavo, sempre con caricatore ad hoc incluso nella confezione. OnePlus 9 non raggiunge le vette del modello pro, ma è comunque un dispositivo molto interessante con ottime caratteristiche, su cui è possibile godere comunque dell’ottima Oxygen OS di OnePlus. Se le differenze di cui sopra non rappresentano un limite insormontabile, può valer la pena risparmiare 200€ preferendo questo al modello di punta.
OnePlus Watch
Durante l’evento di lancio di oggi OnePlus ha presentato anche il suo OnePlus Watch. È il primo dispositivo indossabile che il brand cinese commercializza in Europa, e rappresenta il primo passo per la costruzione di un ecosistema OnePlus più ampio, che non si limiti soltanto agli smartphone ma passi anche per i dispositivo wearable e le TV (che qui nel vecchio continente devono ancora arrivare in via ufficiale, però).
Il design rotondo del OnePlus Watch è stato pensato per ricordare un orologio tradizionale. La cassa misura 46 mm ed è realizzata in acciaio inossidabile, con vetro curvo 2.5D sul quadrante e un motivo lucido sulla lunetta del display.
Le funzioni sono quelle che si può aspettare da uno smartwatch: permette di visualizzare e rispondere alle notifiche, comporre e rispondere alle telefonate, riprodurre musica e scattare foto. OnePlus Watch è dotato di 4 GB di memoria (2 GB per l'uso effettivo - ci stanno 500 canzoni) ed è compatibile con la maggior parte degli auricolari Bluetooth.
L’azienda ha puntato molto sulla batteria, che si ricarica rapidamente e può arrivare a due settimane di autonomia a seconda dell’uso. Il Watch è certificato IP68 fino a 5 atmosfere ed è compatibile con più di 120 tipologie di allenamento, incluso il nuoto. Da segnalare inoltre la possibilità di misurare la saturazione di ossigeno nel sangue e la presenza del GPS, indispensabile per utilizzare efficacemente app sportive come Strava.
Prezzi e disponibilità
I preordini di OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro partono oggi 23 marzo alle 16.30 sul sito dell’azienda. Il modello Pro sarà in vendita dal 31 marzo in due configurazioni: 128GB + 8GB di RAM a 919€, oppure 256GB e 12GB di RAM a 999€. Le colorazioni sono tre: Morning Mist, Pine Green e Stellar Black.
Anche OnePlus 9 arriverà sugli scaffali fisici e virtuali il 23 marzo. Si parte da 719€ per il modello 128GB + 8GB e si sale a 819€ per la versione 256GB +12GB. Le colorazioni disponibili sono anche in questo caso tre: Winter Mist, Arctic Sky e Astral Black.
Di OnePlus Watch si conosce al momento soltanto il prezzo: 159€. La disponibilità commerciale in Europa verrà comunicata ufficialmente nelle prossime settimane.
Il caricatore wireless da 50W, necessario per abilitare la ricarica wireless rapida su OnePlus 9 Pro, sarà disponibile su Amazon.it contestualmente alla disponibilità dello smartphone e costerà 70€.