
In questi tempi pandemici i musei sono stati - e in Italia lo sono ancora oggi - a lungo chiusi. Così anche i luoghi di cultura hanno dovuto spingere parecchio sul digitale e, in un certo senso, rivedere completamente i modi di fruizione delle loro collezioni creando esperienze a distanza, che si potessero consumare efficacemente anche via Internet.
Solo qualche giorno fa, il Louvre ha annunciato di voler digitalizzare la sua intera, sterminata collezione (già 482mila le opere online, molte mai viste prima dai visitatori), ed è in buona compagnia. Alcune realtà, in particolare, hanno gestito questa nuova chance di comunicazione virtuale in maniera eccellente, ingegnandosi e sperimentando.
Un esempio è la National Gallery che presenta la prima mostra progettata apposta per gli smartphone, consentendo agli utenti di entrare letteralmente nel quadro e ammirare in modo incredibilmente dettagliato un capolavoro olandese del XVI secolo, che racconta la storia della nascita di Gesù.
Si tratta de L'Adorazione dei Re Magi di Jan Gossaert, opera al centro di una mostra - Sensing the Unseen: Step into Gossaert’s Adoration - che la galleria londinese aveva aperto a dicembre 2020, ma che era stata costretta a chiudere dopo soltanto una settimana per via del lockdown imposto dal Covid.
Nessuno, o quasi, era riuscito a vederlo dal vivo. Così si è deciso di reinventare l’esposizione come la prima esperienza della National Gallery rivolta agli utenti di telefoni cellulari. Emma McFarland, a capo del programma innovazione della National Gallery, ha raccontato che si è trattato di un esperimento.
«Il nostro obiettivo è creare esperienze piacevoli e significative che coinvolgano un pubblico nuovo e più diversificato, che si relazioni con la collezione in modi diversi, ponendo i nostri visitatori al centro del processo di creazione dell’evento», ha spiegato al Guardian.
L'Adorazione dei Re Magi è una delle grandi opere del rinascimento fiammingo, realizzate da Gossaert tra il 1510 e il 1515 circa, ed è ricchissima di dettagli, quindi particolarmente adatta per questo tipo di consumo “zoomato".
È nella collezione della galleria dal 1911, e rimane una delle cartoline di Natale più popolari del museo. È infatti tradizionalmente legato alle festività natalizie visto che raffigura re, cortigiani, pastori, animali e angeli che arrivano per adorare il bambin Gesù seduto sulle ginocchia della madre.
La visita «via cellulare» del dipinto - tramite un semplice QR code accessibile sul sito del museo - consente di ingrandire i particolari, immergersi in un mondo di suoni interattivi e ascoltare sei brevi poesie declamate da Balthasar, uno dei Re Magi, scritte dalla poetessa di origini nigeriane Theresa Lola, giovane poetessa laureata londinese.