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Canon annuncia lo sviluppo della fotocamera mirrorless R3

L’azienda giapponese amplia il suo parco macchine con un modello che farà cambiare idea anche ai professionisti che ancora usano una reflex per le foto sportive e naturalistiche

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Canon ha annunciato lo sviluppo della fotocamera mirrorless EOS R3, nuovo modello di fascia altissima della famiglia RF. La nuova macchina si posiziona subito sopra la R5, la mirrorless professionale introdotta dall’azienda nel 2020, ma richiama nel design e nelle specifiche l’ammiraglia assoluta, la reflex 1DX Mark III.
Le mirrorless presentate da Canon negli ultimi due anni hanno già convinto molti professionisti ad abbandonare il pentaprisma e ad affidarsi al nuovo sistema di obiettivi RF, introdotto nel 2018 con la EOS R. C’è però una fascia specifica di fotografi, principalmente quelli di agenzia che seguono eventi sportivi e d’attualità, che trovano nelle caratteristiche della Canon 1DX lo strumento adeguato al proprio lavoro. Con la R3 Canon punta proprio a questo segmento, con una fotocamera ottimizzata per la velocità, con un autofocus di nuova generazione accoppiato a una raffica da 30 frame al secondo, ma una risoluzione del sensore inferiore (per consentire file più leggeri) e un battery grip integrato - come sul corpo della 1DX - per garantire un’autonomia superiore.

Quello di oggi è un annuncio di sviluppo: significa che la EOS R3, di fatto, si prepara ad entrare in una fase di “beta” pubblica, durante la quale Canon fornirà la macchina a fotografi scelti per consentire loro di provarla su strada (nello specifico: alle Olimpiadi di Tokyo in programma quest’estate) ascoltarne il feedback e finalizzare il prodotto. Non c’è una data finale di commercializzazione, ma immaginiamo che la R3 vedrà definitivamente la luce verso la fine dell’anno.

Canon per ora ha deciso di condividere solo alcune caratteristiche principali della macchina. Sappiamo, appunto, che il design si avvicina molto più a quello della reflex 1DX, che non a quello dei corpi macchina leggeri e compatti visti finora nella serie di mirrorless EOS R. Apprendiamo anche che il sensore sarà un CMOS stacked BSI retroilluminato, di cui però non è stata ancora annunciata la risoluzione effettiva. Il processore sarà lo stesso Digic X già implementato con successo su EOS R5 e R6, mentre il livello di tropicalizzazione (resistenza agli agenti atmosferici) sarà lo stesso di 1DX Mark III.

Il tutto si traduce in una macchina ottimizzata per le altissime velocità. L’autofocus Dual Pixel CMOS AF II permetterà ad esempio di mantenere il fuoco sui soggetti in ogni singolo fotogramma dei 30 fotogrammi per secondo previsti dalla raffica. Non solo: sarà in grado di mettere a fuoco in automatico sul volto o sugli occhi di un soggetto umano, ma anche sugli occhi di un uccello o di altri animali, senza intervento da parte del fotografo (che potrà adattare questa opzione alle proprie esigenze nelle impostazioni). Ci sarà anche una chicca inattesa, e cioè il puntamento della messa a fuoco sulla base del movimento dell’occhio del fotografo nel mirino. La macchina sarà cioè in grado di capire quale soggetto stia fissando in ogni momento il fotografo, mettendo a fuoco di conseguenza. È una funzione che Canon aveva già sperimentato e brevettato negli anni 90 per un breve periodo, e che poi aveva riposto in un cassetto, in attesa probabilmente che la tecnologia permettesse di implementarla in maniera adeguata.

Al netto delle caratteristiche tecniche, l’annuncio di sviluppo delle EOS R3 è importante per tutto il comparto. Dimostra che anche un’azienda come Canon, che solo l’anno scorso ha affidato ancora a una reflex la cuspide della sua piramide commerciale, sta lavorando alacremente a una transizione definitiva. Il pensionamento del pentaprisma in favore delle fotocamere senza specchio anche nella dotazione dei professionisti più esigenti è un processo iniziato già nel 2018, con la prima EOS R e poi continuato a ritmo serrato negli ultimi tre anni, con l’ampliamento della gamma. Questa R3 però la prima vera ammissione ufficiale da parte di Canon dell’inevitabilità di questo processo per tutti i fotografi professionisti. Per adesso la reflex 1DX Mark III rimane l’ammiraglia assoluta, ma l’avanzata finale delle mirrorless è iniziata anche per lo storico marchio giapponese. Il “3” nel nome della R3 indica chiaramente che questo è ancora un modello di avvicinamento, ma che nel giro di massimo un paio d’anni una “R1” occuperà definitivamente il gradino più alto dell’offerta professionale di Canon.