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Nuovi iMac 24" con chip M1, tutto quello che c'è da sapere

Apple ha rinnovato i suoi all-in-one con sette nuove colorazioni, un redesign ispirato alle linee dell’iPad Pro e processori made in Cupertino. Ecco quali sono le configurazioni, quanto costano e a chi sono adatte

5 minuti di lettura

La famiglia dei Mac con processori M1 basati su architettura ARM si allarga: il processore proprietario di Apple, che sostituirà entro il 2022 i chip Intel su tutti i computer Apple, è arrivato anche sugli iMac. A differenza dei MacBook Air, Mac Mini e MacBook Pro M1 di fine 2020, che hanno mantenuto una rassicurante continuità di design con i precedenti modelli Intel, l’implementazione di Apple Silicon sugli all-in-one si accompagna a un redesign radicale.

I nuovi iMac 24”, in breve
- I nuovi iMac hanno una scocca sottilissima (solo 11mm) grazie alla miniaturizzazione della componentistica resa possibile dalle prestazioni termiche del chip M1. 

- Larghezza e altezza dello chassis sono più o meno le stesse dei precedenti modelli da 21,5”, ma lo schermo arriva a 24”, grazie a una sensibile riduzione della dimensione delle cornici laterali. 

- Con una scelta che richiama la gamma di cinque colori del primo iMac, il modello G3 con cui Steve Jobs avviò il nuovo corso di Apple dopo le difficoltà di fine anni ‘90, i nuovi modelli di all-in-one sono disponibili in una gamma di sette opzioni cromatiche: blu, verde, rosa, argento, giallo, arancione e viola. 

- Il retro della scocca ha una tonalità di colore più vivace rispetto alla parte frontale, per evitare di disturbare la visualizzazione dei contenuti sullo schermo. Il colore sul retro invece è pensato per dare un accento cromatico all’ambiente in cui l’iMac viene posizionato.

- Il cavo di alimentazione da 2 metri si aggancia sul retro grazie a un magnete che offre lo stesso profilo di forza del cavo tradizionale. 

- Il trasformatore non è più nella scocca, come nei modelli precedenti, ma alla fine del cavo, come il caricabatterie di un portatile.

- L’iMac 24” integra una nuova videocamera ad alta definizione e microfoni direzionali che isolano la voce di chi siede davanti al computer dai rumori di fondo.

- Gli speaker sono stati ridisegnati, sono molto più potenti e offrono un sistema di surround virtuale chiamato “Spatial Audio”

- Lo schermo è un Retina Display con risoluzione di 4,5K, diagonale effettiva di 23,5”, tecnologia TrueTone per adattare i colori alla luce ambiente, 500 nit di luminosità e gamma cromatica da più di un miliardo di colori.

Un dettaglio che dimostra la potenza del brand di Cupertino: Apple ha rimosso il logo della Mela dalla scocca. Come sulle AirPods Max, il simbolo della Mela non è visibile da nessuna parte sul nuovo all-in-one.

Gli accessori fanno pendant
Nella confezione dei nuovi iMac sono inclusi una Magic Keyboard e un Magic Mouse (entrambi Bluetooth) con scocca colorata in abbinamento al computer. Apple ha inserito il Touch ID sulla tastiera per lo sblocco sicuro del Mac, più o meno nella stessa posizione in cui lo si può trovare sulle tastiere dei MacBook Air, nell’angolo in alto a destra. 

Da Apple confermano che le tastiere colorate non si possono comprare a parte, ma che si possono utilizzare comunque anche con tutti gli altri Mac. Il Touch ID però funziona soltanto se la tastiera è abbinata via Bluetooth a un MacBook Air, Mac mini o MacBook Pro con processore M1. Non funziona invece sugli altri Mac Intel che utilizzano il chip T1 o T2 per gestire il sistema di sblocco con impronta. C’è anche una Magic Keyboard con tastierino numerico e Touch ID, ma si compra a parte come accessorio o si può aggiungere al momento della configurazione.

La scocca dell’iMac è talmente sottile che Apple ha dovuto riposizionare il connettore per le cuffie (che ora si trova di lato, alla sinistra dello schermo) ed eliminare la presa LAN, che è finita invece nell’alimentatore. Sparisce del tutto il lettore di schede SD: per quello sarà necessario utilizzare un adattatore USB-C, come sui portatili Apple.

Fra gli altri accessori disponibili al momento dell’acquisto c’è anche un adattatore Vesa per appendere l’iMac al muro. Sarà un caso d’uso molto limitato, immaginiamo, ma se qualcuno decidesse per questa opzione, potrà sempre richiedere successivamente il piedistallo standard con cerniera tramite Apple Care.

Quante configurazioni ci sono (e cosa cambia)
Gli iMac 24” sono disponibili in 3 configurazioni standard, che cambiano per quantità di colori disponibili, per numero di “core” della GPU del processore M1 e per alcune caratteristiche degli accessori. Non cambia invece la RAM unificata, che di base è 8GB su tutti i modelli (qui avevamo spiegato perché sono più che abbastanza nella maggior parte dei casi).

Il modello base, quello più economico, offre queste caratteristiche: 
- Chipset M1 con CPU a 8-Core, Neural CPU per l’IA da 16 core e una GPU a 7 core
- Solo quattro colorazioni disponibili: Blu, Verde, Rosa e Argento
- 256GB di spazio di archiviazione (configurabili fino a 1TB)
- Solo due porte Thunderbolt / USB 4 sul retro
- Alimentatore senza presa Ethernet (disponibile come optional)
- Tastiera Magic Keyboard senza Touch ID (disponibile come optional)

I due modelli di fascia più alta dell’iMac da 24” hanno invece queste caratteristiche:
- un chipset M1 con GPU da 8 core anziché 7
- tutte le sette opzioni colore
- due prese USB 3 in aggiunta alle due prese Thunderbolt. 

Cambiano anche gli accessori: i modelli di fascia media e alta includono di serie la Magic Keyboard con Touch ID e l’alimentatore con presa Gigabit Ethernet. La tastiera con pad numerico e Touch ID è invece prevista sempre come optional da aggiungere al momento dell’acquisto. C’è anche un Magic Trackpad colorato, per chi lo preferisse al Magic Mouse, che si può scegliere nella configurazione al momento dell’acquisto per tutte e tre le versioni.

l modello intermedio e quello di fascia più alta si distinguono infine per la capienza del SSD montato di serie: 256GB sul primo, 512GB sul secondo. Entrambi si possono aggiornare con SSD fino a 2TB al momento dell’acquisto, ma i prezzi in quel caso salgono notevolmente. 

iMac 24”, a chi lo consigliamo
Il posizionamento dell’iMac 24” è chiarissimo: è un computer “di casa” per tutta la famiglia, che si può mettere in salotto o nella stanza dei ragazzi, spostare in cucina o installare in camera da letto. Si può usare per lavorare, ma anche per guardare un film o una serie TV. La nuova FaceTime Camera frontale in HD e il sistema di microfoni lo rendono perfetto per il lavoro da casa. Il chip M1 è comunque abbastanza potente per giocare, per montare filmati (anche 4K con e 8K) o per il fotoritocco. La vocazione di fondo è la stessa dei vecchi iMac 21,5”, insomma, ma con un accento ulteriore sulle possibilità di condivisione familiare. Lo testimonia la funzione integrata per cambiare spazio utente registrando diverse impronte sul Touch ID: basta un tocco sul sensore biometrico della tastiera, e l’iMac automaticamente passa alla sessione dell’utente a cui appartiene il dito. 

Per il caso d’uso “PC familiare” il modello base è più che sufficiente (ma bisogna ricordarsi di ordinare la tastiera con Touch ID come optional). I nuovi iMac 24”, soprattutto nelle configurazioni superiori, offrono però ottime prestazioni anche a chi cerca una workstation da scrivania per il lavoro creativo. Immaginiamo (e avremo poi modo di verificare) che i modelli di fascia media e alta, con CPU e GPU a 8-core, abbiano un profilo prestazionale simile a quello del Mac mini M1, che dalle nostre prove si era dimostrato perfettamente adatto ad operazioni di montaggio video, processamento fotografico, programmazione avanzata con X-Code, e così via. 

I professionisti che avessero bisogno di ancora più potenza, invece, faranno bene ad aspettare ancora un po’. L’assenza di un’opzione colore scura e di una versione da 27” lasciano intendere che Apple abbia voluto riservare questa configurazione per una versione “Pro” dei nuovi iMac, che ipotizziamo possa arrivare più avanti assieme ai MacBook Pro di fascia alta da 14” e 16”, magari con una seconda generazione dei chip della serie M più potente e performante. 

Prezzi e disponibilità
Ecco i prezzi delle varie configurazioni dell’iMac 24”: 
- Modello base, con GPU a 7 core, SSD da 256GB, 8GB di RAM, 2 porte Thunderbolt / USB 4, tastiera senza Touch ID e alimentatore senza presa Ethernet: 1499€
- Modello intermedio: con GPU a 8 core, SSD da 256GB, 8GB di RAM, 2 porte Thunderbolt / USB 4 e 2 porte USB 3, tastiera con Touch ID e presa Ethernet nell’alimentatore: 1719€
- Modello top, con stesse caratteristiche del modello intermedio, ma SSD da 512GB di serie: 1949€

Tutte le configurazioni dei nuovi iMac 24” si potranno preordinare a partire dal 30 aprile, con data di consegna stimata per metà maggio. 


@andreanepori