Negli ultimi anni il Lego, inventato in Danimarca nel 1949, vive una nuova vita: set sempre più ricchi e complessi, modelli di oggetti quotidiani, supereroi, film di fantascienza, addirittura un albero bonsai da costruire per avere finalmente quella piantina in casa che non muore mai.
In molti però hanno ancora una cesta o due di vecchi Lego, salvati dai giochi di quando i genitori (o in alcuni casi anche i nonni) erano piccoli: mattoncini colorati alla rinfusa senza un piano preciso, che sinora erano inutili, perlomeno rispetto alla sontuosità delle confezioni moderne e degli oggetti che si possono comprare al giorno d'oggi. Sino a che qualcuno non si è chiesto se era possibile farne qualcosa.
Quel qualcuno è Brickit, azienda fondata da Andrey Tatarinov e Leonid Alexandrov, due grandi fan di Lego (ma in alcun modo collegati all'azienda) che hanno avuto non una, ma due idee veramente intelligenti, non c'è che dire.
Come funziona Brickit
La prima è la più sorprendente: perché non usare l'intelligenza artificiale per analizzare tutti i pezzi di Lego a disposizione e catalogarli? Abbiamo disteso sul tavolo un bel po' di vecchi Lego e l'app in pochi secondi li ha scansionati e riconosciuti con un sistema di intelligenza artificiale raffinato e veloce. Nella nostra esperienza, una volta disposti per bene sul tavolo i mattoncini, non ne ha sbagliato neanche uno.
Sulla base di questo, è abbastanza facile per l'app proporre decine di oggetti che si possono creare: dagli aeroplani alle navi, da un vecchio hi-fi a un buffo coccodrillo con i baffi. C'è di tutto, anche se a volte (la sorpresa negativa) l'app propone oggetti per costruire i quali mancano un pezzo o due. O anche cinque. Si possono ordinare online o comprare nei negozi Lego, che offrono singoli pezzi a richiesta, ma questo nell'immediato rovina un po' il divertimento. I progetti sono creati dalla comunità online di appassionati di Lego e non sono ufficiali dell'azienda. Alcuni sono molto divertenti.
Una volta deciso quale oggetto si vuole creare, l'app propone non solo le istruzioni passo passo per realizzarlo (le stesse che si trovano nelle scatole della Lego stessa), ma indica anche a quale pezzo corrisponde tra quelli nell'immagine scattata dei mattoncini sparpagliati sul tavolo, così che diventi molto facile individuarlo, soprattutto se si ha a disposizione un migliaio di mattoncini colorati.
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Infine, c'è la seconda, ottima idea: se si hanno già un bel po' di Lego sparsi, ma si vuole comprare e costruire un particolare set ufficiale (per esempio un costoso modello di Star Wars), Brickit propone come fare. L'app, che è realizzata molto bene, anche con video che spiegano per esempio come orientare la videocamera per fotografare al meglio i mattoncini o come si procede alla costruzione i modelli, offre infatti anche un'altra funzione. È possibile ricostruire set classici venduti dalla Lego partendo da quello che abbiamo a disposizione, e comprare quel che eventualmente manca. Se per esempio si decide di realizzare il gigantesco incrociatore di Guerre Stellari, l'app confronta quel che si ha a disposizione con quel che serve e spiega che cosa eventualmente manca e andrebbe comprato, mattoncino per mattoncino.
Brickit per adesso è solo per iPhone, ma la versione per Android sta arrivando (secondo gli sviluppatori, “subito dopo l'estate”). L'app è completamente gratuita e nella versione per Apple non raccoglie alcun tipo di informazione se non il numero dei mattoncini in nostro possesso per individuare quali progetti possiamo realizzare.