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Nothing Ear (1), la prova degli auricolari a cancellazione di rumore

Nothing Ear (1), la prova degli auricolari a cancellazione di rumore
Le cuffie prodotte dalla startup di Carl Pei, già co-fondatore di OnePlus, mantengono le aspettative: non sono perfette, ma offrono sicuramente più della concorrenza a parità di prezzo
4 minuti di lettura

Le cuffie Bluetooth a cancellazione di rumore Ear (1) sono il primo prodotto di Nothing, startup creata a fine 2020 da Carl Pei, ex co-fondatore di OnePlus. Grazie a investitori del calibro di Tony Fadell, il papà dell’iPod, e a campagne di marketing incentrate sull’hype e sull’importanza del design, l’azienda di Pei ha saputo generare attenzione e attese per un progetto che altrimenti non avrebbe avuto alcuna chance contro i giganti della tecnologia.

Un approccio che porta con sé anche molte aspettative e il rischio di non riuscire a soddisfarle. Il pericolo, lo possiamo dire, è scampato: le Ear (1) non sono certamente una rivoluzione, come vorrebbero Pei e i suoi, ma rappresentano senz’altro una novità interessante in un mercato come quello delle cuffie true-wireless, saturo di proposte ormai molto simili fra loro.

Il design: come sono fatte
Le Nothing Ear (1) si distinguono in primo luogo per l’estetica e in particolare per l’uso della plastica trasparente. Sia la custodia sia le cuffie stesse lasciano intravedere cosa c’è dentro. Una scelta che può apparire banale, ma che per un progettista è un incubo: tutto ciò che si può normalmente nascondere, dai cavetti alle sbavature della colla che tiene insieme le due metà degli auricolari, qui si vedrebbe. E invece no: i dettagli sono impeccabili e si ha l’impressione di avere fra le mani un prodotto di design che vale più dei 99 euro del prezzo di listino. L’esperienza d’uso parte dalla custodia, nella quale gli auricolari si possono riporre in posizione grazie a un aggancio magnetico e vengono tenuti fermi da due rientranze sferiche nella parte superiore della custodia.

Le caratteristiche tecniche
Il prezzo di 99 euro sorprende anche se si considerano le caratteristiche tecniche. Sulle Ear (1), Nothing è riuscita a implementare tutte le funzioni che si trovano sulle AirPods Pro di Apple, migliorando pure la durata della batteria. Ci sono la resistenza al sudore e alla pioggia IPX4, la cancellazione attiva del rumore Anc, un sensore che rileva se stiamo indossando le cuffie o le abbiamo rimosse, il Bluetooth 5.2. La batteria dura 4 ore con l’Anc e fino a 24 ricaricando gli auricolari nella custodia, che a sua volta è dotata di ricarica senza fili o via cavo Usb-C. C’è anche un’app dedicata per iPhone e Android, ben fatta e semplice da usare, che permette di regolare le impostazioni e i comandi, oppure di attivare la cancellazione del rumore o il livello di trasparenza ai rumori esterni. I due auricolari sono anche estremamente leggeri e calzano molto bene all’interno dell’orecchio (nella confezione ci sono anche gommini sostitutivi adatti a padiglioni auricolari più grandi o più piccoli).

I comandi: come funzionano
Lo stelo delle Ear (1) è sensibile al tocco e permette di controllare la riproduzione musicale o le chiamate senza mai dover estrarre il telefono dalla tasca. Con un doppio tocco su una delle due cuffie si fa partire o si mette in pausa la musica, oppure si risponde a una chiamata. Il triplo tocco si può personalizzare per passare al brano precedente o al successivo, mentre facendo tap per poi tenere il dito sull’auricolare si può accendere o spegnere la cancellazione del rumore. Il volume si regola invece scorrendo il dito su uno degli auricolari verso l’alto o verso il basso. Il movimento è semplice e intuitivo, ma le cuffie non riconoscono sempre il comando. Inoltre per abbassare o alzare il volume in maniera sensibile bisogna ripetere l’operazione più volte di seguito, finendo per spostare la cuffia dalla posizione ideale all’interno dell’orecchio.

La qualità audio: come suonano
La qualità audio generale delle Ear (1) è buona, ma non eccellente. È qui che le AirPods Pro, a nostro parere, continuano a giustificare la differenza di prezzo (anche senza considerare l’inevitabile incompatibilità delle cuffie di Nothing con lo Spatial Audio su iPhone). Il driver da 11,6 mm degli auricolari è certamente in grado di restituire un suono chiaro e pulito, ma mancano il calore e la rotondità che si ottengono con cuffie di fascia più alta (senza scomodare Apple, pensiamo alle Sony o alle Bower & Wilkins).

Buona l’equalizzazione standard, che risulta bilanciata e adatta alla maggior parte degli ascolti. Un po’ limitate invece le possibilità di personalizzazione: un menu dell’app permette di selezionare solo altre due equalizzazioni alternative con più alti o più bassi. 

Le stesse considerazioni si applicano alla cancellazione del rumore, che è buona ma non sorprendente. È sufficiente per eliminare i rumori di fondo del traffico o di un ventilatore ed è potenziata dalla riproduzione musicale (che non perde in qualità per la presenza dell’Anc). Tuttavia, se si mettono a confronto le Ear (1) con le AirPods Pro o con altre cuffie di fascia alta come le Jabra Elite 85t, le differenza è evidente: le cuffie di Nothing non arrivano allo stesso livello di riduzione dei rumori esterni. Rimane assodato però che le Ear (1) suonano e cancellano il rumore meglio di qualsiasi cuffia true wireless da 99 euro che abbiamo provato negli ultimi mesi, battendo anche concorrenti di brand più blasonati e con prezzi di listino ben superiori.

Nothing Ear (1): cosa ci è piaciuto

  • Il prezzo: sono le migliori cuffie in-ear con cancellazione di rumore che si possano comprare a 99 euro

  • Il design: in un mare di cuffie true wireless tutte uguali, si distinguono grazie a scelte progettuali rischiose, come l’uso della plastica trasparente

  • La durata della batteria, che batte anche le AirPods Pro

  • La ricarica wireless integrata nella custodia

  • La funzione Find My Earbud permette di trovare le cuffie perdute per casa facendo emettere un suono molto forte agli auricolari (attenzione: non provate mai questa funzione se li state indossando)

Cosa c’è da migliorare

  • La regolazione del volume: scorrendo il dito sull’auricolare si finisce spesso per spingerlo fuori posizione, mentre il comando stesso non viene sempre riconosciuto

  • La cancellazione del rumore: è già buona, ma si può fare di meglio

  • La custodia: è un po’ ingombrante e si graffia molto facilmente

In conclusione: buona la prima
Con le Ear (1), la Nothing di Carl Pei ha portato sul mercato un prodotto convincente, che fa del design il suo punto di forza e offre senza dubbio di più di quanto il prezzo potrebbe far intuire. Ci sono alcuni punti che si possono migliorare e di sicuro non siamo di fronte a una rivoluzione del mercato. Ciò nonostante non dubitiamo che le Ear (1) possano smuovere le acque e provocare un riassetto dei prezzi verso il basso per molti produttori.

Se siete alla ricerca di un paio di cuffie true wireless con cancellazione del rumore, vi consigliamo di prenderle in considerazione, in particolare se siete utenti Android. Su iPhone, le Ear (1) funzionano altrettanto bene, ma la concorrenza delle AirPods Pro non si può ignorare. Anche se costano circa il doppio, gli auricolari di Apple offrono lo Spatial Audio, e una qualità del suono e della cancellazione del rumore superiori. Le Ear (1) vincono invece come detto sul prezzo, ma anche sulla durata della batteria, sia degli auricolari sia della custodia.