Il 28 dicembre 1895, al Salon Indien al Grand Cafè a Parigi, si tenne la prima proiezione con pubblico pagante di un film. La proiezione avvenne grazie al cinematografo, uno strumento creato dai fratelli Auguste e Louis Lumière.
Allora avevano 33 e 31 anni. Erano figli di un fotografo che era diventato un imprenditore con una piccola fabbrica di strumenti per la fotografia e quando la famiglia si trovò in difficoltà economiche si misero a sviluppare applicazioni della fotografia (immagini in movimento) che brevettarono. In quel momento in Europa, ma soprattutto in Francia, c’erano altri inventori al lavoro sullo stesso percorso. I Lumière brevettarono la loro versione del cinematografo il 13 febbraio del 1895. Qualche settimana dopo a Parigi presentarono la loro invenzione alla Società per lo Sviluppo dell’industria nazionale. Quel giorno era in programma soltanto La Sortie de l’usine Lumière à Lyon (lo stesso video che poi sarà proiettato al pubblico il 28 dicembre 1895): si tratta di un video di 46 secondi in cui si vedono lavoratori che escono dalla fabbrica dei Lumière a Lione. La cosa fece molto scalpore.
Intanto il 20 maggio un altro inventore, l’americano Woodville Latham, fece a Broadway una proiezione simile per un pubblico pagante usando uno strumento che aveva appena realizzato, l’eidoscopio (il video erano 4 minuti di un incontro di boxe sul tetto del Madison Square Garden). E 27 giorni prima della famosa proiezione pubblica dei Lumière a Parigi, un altro inventore, Maximillian Skladanowsky, alla Wintergarten Hall di Berlino mostrò il suo bioscopio con 8 brevi film che duravano in tutto 15 minuti.
Insomma, il 1895 era l’anno in cui il cinema stava nascendo (anche il grande Thomas Edison ci stava lavorando, ma il suo kinetoscopio poteva essere visto da una persona alla volta). E la proiezione del 28 dicembre a Parigi ne fu il segnale definitivo: 10 brevi film che duravano circa 50 secondi ciascuno, aperti da quello in cui i lavoratori escono dalla fabbrica. Nel gennaio 1896 i Lumière filmeranno anche l’arrivo di un treno alla stazione di Ciotat e la proiezione era così realistica che il pubblico scappò pensando che il treno stesse arrivando davvero nella stanza. Ma questa è un’altra storia.