“Mentre torniamo tutti a un certo livello di normalità, dobbiamo porci una domanda importante: vogliamo tornare alla vita di prima, o vogliamo fare un passo avanti e aspirare a una vita migliore?”. Il Ceo di LG Electronics, William Cho, ha aperto così il keynote virtuale del gigante coreano al CES 2022. L’azienda ha sempre avuto come motto “Life’s Good” (anche se LG in realtà sta per Lucky Goldstar, ma questa è un’altra storia): quest’anno l’aspirazione è che la vita non sia solo good, ma addirittura “better”.
“Per LG la risposta è chiara”, ha spiegato Cho nella sua introduzione, “e cioè che dobbiamo aiutare a migliorare la vita di tutti. Il nostro scopo è mettere le nostre innovazioni a disposizione di una vita più sostenibile, più accessibile, con tecnologie più personali e più inclusive”.
Grandi aspirazioni
Una narrativa di marketing interessante, seppur non originalissima, che si traduce in una serie di novità per il presente della tecnologia domestica e in un alcuni concept per il futuro fra i quali non è sempre facile tessere un fil rouge. Fra i prodotti più interessanti e diversi dal solito presentati dall’azienda coreana alla fiera di Las Vegas ci sono ad esempio il purificatore d’aria LG PuriCare Aero Tower, e i televisori/monitor LG One:QuickFlex e StandByMe.
Il purificatore è una torretta abbastanza imponente con una fessura centrale che ricorda quasi uno speaker à la Bang&Olufsen. Include sia un filtro HEPA, sia un sistema a LED UV per la rimozione dei batteri e di altri germi dall’aria. Pensato per il mercato nordamericano, è chiaramente una risposta alla necessità di nuovi prodotti per rendere più salubre l’aria negli ambienti chiusi.
I Tv da portare a spasso
LG One:QuickFlex e StandByMe sono invece due prodotti che rispondono a un’analoga necessità di mobilità all’interno della casa, cui rispondono però in maniera differente.
One:QuickFlex è un display con un supporto a rotelle, ma pur sempre cablato. Dotato di webcam e microfono, si può usare in orizzontale o in verticale, ed è pensato per le videocall familiari, per le tele-riunioni di lavoro o per seguire un corso di yoga o di fitness da remoto.
Diverso invece l’approccio alla “mobilità domestica” di LG StandByMe, un televisore da 27” a batterie montato su una piantana come quella di una lampada. Lo si può spostare da stanza a stanza per avere “la maggior libertà di visione possibile” dicono da LG, ed è perfetto per guardare film e serie in streaming oppure, anche in questo caso, per le videoconferenze con i colleghi in remoto o con la famiglia e gli amici. Sia per StandByMe, sia per One:QuickFlex, al momento mancano ancora specifiche più precise e soprattutto prezzi e disponibilità per il mercato europeo.
L’intenzione di questi due prodotti è certamente quella di offrire una soluzione migliore per rimanere sempre in contatto con i propri cari tramite le soluzioni di video chiamata e l’approccio “personale” al dispositivo, che diventa parte integrante dello spazio personale domestico. Il “feeling”, però, è un altro, e cioè che siano televisori smart perfetti per rendere meno pesante il prossimo lockdown.
L’orto smart
Nei vari cortometraggi promozionali mostrati durante il keynote, LG ha incluso anche prodotti già svelati a dicembre, in anticipo sul CES. Fra questi anche Tiuun (che in coreano significa “sbocciare”), un orto intelligente che rende semplice la coltivazione indoor di verdure e ortaggi. Il design ricorda quello di una cantinetta dei vini o di un mini-bar di un hotel di lusso, con due ripiani che possono ospitare ciascuno sei unità di germinazione.
LG spiega che con Tiuun si possono portare a maturazione ortaggi e verdura in un periodo che va da uno a due mesi, grazie a un sistema interno che regola l’innaffiatura, la temperatura e la luce per ottimizzare la crescita.
La sostenibilità
Il tema della sostenibilità ambientale è un sottotesto che accompagna tutte le novità di LG, ma è sottolineato in particolare tramite la presentazione del frigorifero InstaView Door-in-door. L’elettrodomestico è dotato di una porta trasparente che mostra l’interno quando la si tocca due volte. L’idea, che LG propone ormai da anni, è che questa tecnologia evita le innumerevoli aperture e chiusure della porta del frigo, minimizzando così il consumo di energia necessario a mantenere la corretta temperatura. Considerate le dimensioni e la complessità costruttiva di questo frigorifero di lusso sarebbe però interessante capire se il risparmio in termini di CO2 ottenuto aprendo di meno lo sportello sia maggiore del dispendio in gas serra necessario a produrlo.
Gli aggiornamenti dei televisori
Nonostante le novità per televisori e display siano principalmente evolutive, ci ha un po’ stupito il poco spazio riservato da LG alla sua linea di prodotti forse più importante.
La novità principale mostrata quasi en passant durante l’evento virtuale di presentazione è il nuovo bellissimo tv OLED evo Gallery Edition, cioè la versione da 97” dei nuovi televisori OLED Evo per il 2022. Non chiarissimo ad esempio dalla presentazione che la gamma di televisori OLED evo di quest’anno consta di molti più modelli, sia nella serie G superiore, che nella serie C. Le novità più importanti sono l’introduzione di un nuovo processore alpha9 Gen5 che migliora l’upscaling al 4K, e il supporto a più ingressi HDMI 2.1 con banda “piena”, da 48 Gbps.
I concept per il futuro
In un terzo e ultimo cortometraggio mostrato durante il keynote del CES, LG ha presentato infine la sua visione di futuro. Nel filmato l’artista virtuale Reah (presentata da LG lo scorso anno) si cimenta nelle prove del suo prossimo album musicale - che uscirà per davvero nel mondo reale. Ma la vediamo anche alle prese con degli esercizi ginnici all’interno di LG Omnipod, una nuova “soluzione di mobilità che sfuma il confine tra casa e auto”. L’Omnipod è un’evoluzione della LG connected car del 2020, ed è una sorta di salotto mobile - ovviamente autonomo - dove si può lavorare, guardare un film, o appunto fare movimento con l’aiuto di un istruttore virtuale.
Nel futuro un po’ alla Jetsons pensato da LG non mancano i robot: sono tutte diverse declinazioni di CLOi, il robot guida che l’azienda coreana sviluppa e migliora ormai da qualche anno. Nel filmato li vediamo nel ruolo di concierge, cameriere o addirittura postino, in una versione “drone a quattro ruote” pensata per le consegne a domicilio automatizzate. Come per tutti i concept, si tratta di casi d’uso estremi e un po’ fantascientifici, pensati più che altro per esplorare la direzione dell’innovazione e delle applicazioni della IA, non uno scenario realistico. Anche perché essere circondati da robot che fanno tutto, minimizzando i contatti umani, non sembra tanto una vita migliore quanto una versione “aegyo” di una distopia fantascientifica.