Ha 32 chip impiantati sotto pelle, per pagare avvicinando mano al Pos e fare molto altro ancora: la storia di Patrick Peuman (addetto alla sicurezza olandese che si definisce un biohacker) raccontata dalla Bbc sta facendo il giro del mondo.
"Le reazioni che noto alla cassa non hanno prezzo" dice nella lunga intervista, spiegando che l'installazione di un chip sottocutaneo provoca lo stesso fastidio di un pizzico. La tecnologia che prevede l'impianto di microchip nel corpo umano non è più una novità da decenni, ma questo di Peuman è un pò un caso estremo. La Bbc riporta però un sondaggio del 2021 condotto su 4.000 europei: ha evidenziato come il 51% degli intervistati prenderebbe in considerazione l'idea dell'installazione di un chip sotto pelle. Paumen nel suo corpo ha impiantati anche chip per aprire le porte.
"La tecnologia continua a evolversi, quindi continuo a collezionarne di più. Non vorrei vivere senza di loro", dice alla Bbc aggiungendo di non avere preoccupazioni nè per la sicurezza nè per la privacy. "Gli impianti - spiega - contengono lo stesso tipo di tecnologia che le persone utilizzano quotidianamente. Dai telecomandi per aprire le porte, alle carte bancarie o quelle per il trasporto pubblico".