Inizia dall’auto la crociata anti-pulsanti touch. “Troppo facile azionare comandi per sbaglio, difficile capire se la funzione è stata attivata o no, complicato scoprire qual è la vera funzione di ogni pulsante”: queste le principali critiche piovute a Wolfsburg, il quartier generale del Gruppo Volkswagen, il più grande costruttore al mondo.
La contestazione è nata dall’analisi di un sondaggio che la casa tedesca ha realizzato fra i suoi clienti, in tutto il mondo: dai più giovani a più anziani, sembra che nessuno voglia più i comandi touch. Così la Volkswagen è corsa subito ai ripari e ha deciso di eliminarli dalla posizione ritenuta più scomoda: i volanti. La prossima generazione di Audi, Vw, Skoda, Seat, Cupra e soci avrà sulle razze dello sterzo solo pulsanti “fisici”.
Poi, per il resto della plancia e della consolle centrale si vedrà. Ma la rivoluzione, al contrario, è ormai partita.
Si comincia dal volante perché lì, durante la guida o più spesso durante le manovre, la possibilità di azionare per errore un comando è più frequente. E non è un caso che nel sondaggio del Gruppo Volkswagen quella posizione dei pulsanti touch sia la più contestata.
Per l’industria automotive questa marcia indietro, però, è complicata e costosa: i comandi a sfioro sul volante, infatti, consentono di montare dei piccoli schermi (come un tablet) che possa azionare qualsiasi funzione. Con il vantaggio, enorme, di essere modificato nel tempo senza costi aggiuntivi: ad ogni aggiornamento di software o update del sistema multimediale con altre funzionalità con questo sistema non c’è bisogno di riprogettare e cambiare tutto il volante.
La rivoluzione insomma è iniziata. E negli abitacoli delle auto più tecnologiche iniziano a vedersi diversi segnali in questa direzione. Ad esempio, sulla futuribile Hyundai Ioniq5 è stata lasciata la rotellina che accende, spegne e consente di regolare il volume dell’impianto multimediale, mentre anche sulla Tonale, l’ultima novità (e la più digitale) del Gruppo Stellantis, sul volante sono stati conservati pulsanti fisici e non touch.
Ora tutti gli occhi sono puntati sulla Tesla che, per il momento, non sembra voler tornare indietro sulla sua strada di digitalizzazione assoluta dell’abitacolo. Ma, sarà un caso, sia sulla Model S che sulla 3 e sulla Y, i tasti al volante sono rotelline fisiche. E non touch: l’azienda di Elon Musk ancora una volta si dimostra un passo avanti.