Niente più religione e politica su Facebook: la piattaforma controllata da Meta ha deciso di rimuovere quattro campi di informazione dai profili degli iscritti. In particolare, si tratta proprio di quelli relativi alle opinioni politiche, agli orientamenti religiosi, sessuali e all’indirizzo privato. Dal primo dicembre non sarà più possibile inserire queste informazioni nel proprio profilo personale. Resta, naturalmente, la possibilità di pubblicarle in qualunque altro spazio della piattaforma.
La notizia è stata anticipata dal guru dei social media Matt Navarra su Twitter e poi confermata da un portavoce di Meta in una dichiarazione a TechCrunch. Gli utenti che hanno sul proprio profilo queste informazioni stanno già ricevendo una notifica che li informa della novità e li invita a scaricare le proprie informazioni personali.

Come cambia Facebook, tra la privacy e la concorrenza di TikTok
È un cambiamento a suo modo epocale per Facebook, un social network nato proprio come uno spazio di relazione in cui raccontarsi, in qualunque aspetto della propria personalità. Gli anni, però, passano, gli scandali si rincorrono, i competitor aumentano e anche l’identità di una piattaforma come quella fondata da Mark Zuckerberg può evolvere.
Alla base dell’aggiornamento, ci sono almeno due ragioni principali. In primo luogo la privacy, e la volontà di ridurre le possibilità di identificazione degli utenti, soprattutto per quello che riguarda caratteristiche estremamente personali come opinioni politiche e orientamenti religiosi e sessuali. Già lo scorso anno Meta aveva annunciato la scomparsa di etnia, condizioni mediche e affiliazioni politiche dalle opzioni di targetizzazione del proprio sistema pubblicitario.

Ma dietro la decisione c’è anche un processo di evoluzione per inseguire i concorrenti, in particolare TikTok. Un portavoce di Meta, infatti, ha spiegato a TechCrunch che la scelta ha a che fare con gli “sforzi per rendere Facebook più facile da navigare e utilizzare”. In effetti, quello fondato da Mark Zuckerberg era rimasto l’unico, tra i principali social network, a offrire scelte di personalizzazione del profilo così profonde, così intime. La stessa Instagram, per non parlare di TikTok, è una piattaforma più orientata ai contenuti, meno alle relazioni sociali: la strada che anche Facebook vorrebbe seguire.
E quindi meno informazioni nel profilo e un’esperienza più orientata alla fruizione di video. Una strada testimoniata anche dalle ultime evoluzioni, come la nascita del nuovo feed Home, che ha proprio l’obiettivo di inseguire il modello della sezione ‘Per te’ di TikTok. Nella stessa ottica, Facebook ha iniziato a chiedere ai propri utenti opinioni sui loro post preferiti e, contestualmente, ha rimosso la possibilità di pubblicare articoli nel formato Instant Articles.

Un periodo difficile per Meta
Si tratta di un periodo, insomma, di grandi cambiamenti per Meta. Come altre grandi aziende tech (tranne TikTok), anche quella di Mark Zuckerberg si è trovata a far fronte a un periodo difficile, che ha portato a 11.000 licenziamenti, il 13% del totale del proprio personale.