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Condivisione delle password di Netflix, cos’è il Nucleo domestico e come verrà individuato

Condivisione delle password di Netflix, cos’è il Nucleo domestico e come verrà individuato
L’azienda ha finalmente definito, anche per l’Italia, le contromisure che metterà in campo per definire quali luoghi e quali dispositivi possono collegarsi allo stesso account
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Dopo mesi di ipotesi, supposizioni e annunci, Netflix ha finalmente chiarito (anche in italiano) come intende contrastare la condivisione abusiva delle password, intesa soprattutto come la cessione a terzi delle credenziali dell’account, anche dietro pagamento.

Le novità dovrebbero entrare in vigore entro il mese di marzo e si articolano su due concetti principali: quello che Netflix chiama Nucleo domestico e la tecnologia che sarà impiegata per definirlo.

Che cos’è il Nucleo domestico di Netflix

Per l’azienda, un Nucleo domestico è “un gruppo di persone che vivono nella stessa posizione insieme al titolare dell'account”, quindi tendenzialmente una famiglia ma non obbligatoriamente.

È quella che viene definita anche Posizione principale, e per stabilirla, la prima volta che si crea a un account e ci si collega, Netflix userà la rete wifi del luogo cui si appoggiano i vari dispositivi (la casa, prevedibilmente). Successivamente, e com’era facile immaginare, verranno usate “informazioni quali indirizzi IP, ID dei dispositivi e attività dell'account per determinare se un dispositivo che ha effettuato l'accesso all’account è collegato alla Posizione principale”. Non il GPS, a quanto sembra di capire.

Il senso comunque è chiaro: se un account viene creato in uno specifico luogo del mondo, ci si aspetta che la maggior parte degli accessi a quell’account avvengano da quello specifico luogo del mondo. Netflix lo spiega chiaramente, del resto: perché i dispositivi siano compresi fra quelli dello stesso Nucleo domestico (e dunque autorizzati), “devi accedere e guardare Netflix sull'app o sul sito mentre sei connesso al wifi della Posizione principale almeno una volta ogni 31 giorni”.

Che succede se si è fuori dal Nucleo domestico

L’azienda ha anche ribadito che “le persone che non fanno parte del Nucleo domestico dovranno usare un account proprio per guardare Netflix” e soprattutto che “ai dispositivi che non fanno parte della Posizione principale la visione di Netflix può essere bloccata”.

Anche qui, tutto chiaro: se l’account viene creato (per esempio), in un’abitazione di Genova ma molta parte dell’attività di streaming viene fatta da dispositivi che si collegano a un wifi a Milano, è possibile che questa attività di visione venga bloccata da remoto.

Ma se si è in viaggio, per svago o per lavoro, e si vuole guardare Netflix con il proprio account da un tablet, da un televisore mai usato prima (quello dell’hotel, per esempio) e collegati a un wifi cui mai ci si era collegati prima? L’azienda aveva già spiegato a inizio gennaio che “tutti gli iscritti potranno guardare Netflix durante i viaggi”, ma ora ha aggiunto che se si è lontani dalla Posizione principale e il dispositivo viene bloccato si può “chiedere un codice temporaneo per avere accesso a Netflix per 7 giorni consecutivi”. Ovviamente questo vale solo se si fa parte del Nucleo domestico del proprietario dell'account, altrimenti la soluzione è una sola: “Registra un nuovo account”.

Discorso simile vale anche per chi ha seconde case, al mare o in montagna: “Mentre sei in viaggio o se ti sposti tra più indirizzi, puoi continuare a usufruire del servizio Netflix”, e però “se ti allontani dalla Posizione principale per un periodo di tempo prolungato, la visione sul tuo dispositivo potrebbe essere bloccata” ma comunque “puoi richiedere un codice di accesso temporaneo per continuare a guardare”.

Si potranno aggiungere altre case a Netflix?

Ancora non è chiaro se, come ipotizzato in precedenza, Netflix darà davvero la possibilità di aggiungere (a pagamento) un altro Nucleo domestico oltre a quello principale. Parlando di seconde case, al momento non sembra essercene la necessità, sia perché è previsto che ci si possa spostare fra più indirizzi sia perché si può comunque ripristinare l’affidabilità dei vari dispositivi collegandosi al wifi della Posizione principale per guardare “qualcosa almeno una volta ogni 31 giorni”, perché così “confermi che il dispositivo è attendibile per guardare Netflix, anche quando lontano dalla Posizione principale”.

E poi, ci sono comunque i codici della durata di 7 giorni, anche se al momento non è chiaro come funzioneranno: l’ipotesi più probabile è che arrivi un SMS con un codice numerico da inserire nell’app, ma dove arriverà? Sul dispositivo che si vuole utilizzare oppure (più probabilmente) su uno di quelli ritenuti attendibili perché legati al Nucleo domestico?

@capoema