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Elrond e i progetti blockchain a impatto zero

Elrond e i progetti blockchain a impatto zero
(ansa)
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Oggi, 14 marzo, la Commissione Economica del Parlamento Europeo voterà una nuova versione della proposta di regolamentazione del Markets in Crypto-Assets (MiCa) nel cui testo appare un emendamento che richiede che le criptovalute rispettino alcuni canoni di sostenibilità ambientale, cercando di contrastare il mining e la Proof of Work.

Questo potrebbe sicuramente portare dei problemi sia alle aziende che lavorano con questo meccanismo di consenso per le proprie reti e criptovalute, sia per tutte le piattaforme come wallet ed exchange che le supportano. Secondo l’emendamento, che era stato precedentemente cancellato nella bozza, le attività crypto dovranno anche specificare nei propri whitepaper quali misure mettono in campo per garantire la sostenibilità del proprio progetto relativamente al mining e al funzionamento della propria azienda. Per quanto il senso di tutto ciò sia piuttosto dubbio (il prossimo passo sarà quello di abolire gli smartphone e Internet?), molte aziende si stanno giustamente adoperando da tempo per far si che vengano trovate soluzioni alternative.

Il contributo di Elrond

Infatti, tra le blockchain che stanno cercando di risolvere l’impatto ambientale della blockchain troviamo Elrond, capitanato dal Ceo Benjamin Mincu, che ha proprio come obiettivo quello di creare una rete scalabile in modo da poter processare tante transazioni per secondo a prezzi contenuti e senza utilizzare la Proof of Work, il metodo di consenso utilizzato da Bitcoin ed Ethereum. Per quanto Ethereum stia lavorando per passare alla Proof of Stake con Eth 2.0. per diventare altrettanto scalabile, economico e ridurre il proprio impatto ambientale, per ora ancora non è riuscito a compiere questo passo. Per questo negli anni sono nate tante blockchain alternative come Cardano, Solana, Zilliqa e Elrond stessa.

Alla luce delle decisioni che presto il Parlamento europeo potrebbe prendere contro la Proof of Work a causa del loro impatto sul clima, Elrond si sta impegnando  a mantenere il suo status di “carbon negative” compensando più del 25% di anidride carbonica di quanta la sua stessa rete produca. Ogni transazione, infatti, viene compensata dall’azienda investendo sull’ambiente e su progetti sostenibili per la protezione delle biodiversità.

 

Le ultime notizie in casa Elrond

Qualche giorno fa, la società blockchain Elrond ha annunciato l’acquisizione di Capital Financial Services SA che opera con il marchio Twispay, un istituto finanziario autorizzato dalla Banca Nazionale della Romania a fornire servizi di pagamento online e ad emettere moneta elettronica. Twispay è uno dei principali membri di Visa e di MasterCard ed è forse proprio per questo che Elrond ha voluto procedere con questo accordo, in modo da porsi in una posizione privilegiata per aumentare le sue funzionalità e riuscendo al contempo ad affermarsi come punto di connessione tra la finanza tradizionale e il mondo crypto.