Quelle ceramiche di Isabella d’Este
In mostra alla Vittoria le riproduzioni del leggendario servizio gonzaghesco create da Ester Mantovani

Piatti, coppe, taglieri del leggendario servizio gonzaghesco saranno riproposti nella mostra Una "credenza" istoriata per Isabella d'Este. Il servizio di Nicola d'Urbino interpretato da Ester Mantovani, allestita alla Madonna della Vittoria, da domenica, con inaugurazione alle 16.30, a cura di Mariarosa Palvarini Gobio Casali. La mostra, promossa dall'Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani in collaborazione con l'Archivio di Stato di Mantova, nasce dall'iniziativa di un gruppo di studiose che si propongono di far conoscere e mostrare il servizio da "credenza" per Isabella d'Este, il più bello nella maiolica istoriata rinascimentale. «E' lo studio di tutta una vita - spiega la curatrice -. Sono pezzi di grandissimo valore oggi esposti nei maggiori musei del mondo, impossibili da spostare per la fragilità e i costi. Così è nata l'idea di farli interpretare da Ester Mantovani e di proporli in questa chiave». Ogni pezzo, ciascuno raffigurante una diversa scena mitologica, biblica, o letteraria, fu dipinto nel 1524 da Nicola d'Urbino, il famoso ceramista paragonato a Raffaello per la finezza di segno, la grazia delle figure, il colore intenso. Il servizio fu inviato in dono a Isabella d'Este dalla figlia Eleonora, duchessa di quei luoghi allora rinomati nella produzione di ceramica, per la villa di Porto, oggi scomparsa, ma furono poi dispersi, finendo in collezioni e musei diversi che ne conservano ventitré pezzi superstiti. «Sulla scorta della vasta documentazione d'archivio studiata da Mariarosa Palvarini Gobio Casali e, successivamente, da Lisa Boutin Vitela e da Valerie Taylor, autrice del filmato presente in mostra, le preziose mani di Ester Mantovani hanno seguito le tracce lasciate nell'argilla dall'antico maestro e interpretato ogni sua pennellata in modo da farci rivivere ancor oggi, con emozione, questa bellezza» commenta la direttrice dell'Archivio di Stato Daniela Ferrari. La mostra offre la possibilità di vedere riuniti, per la prima volta, i pezzi del servizio finora noti, riproposti dalla ceramista in un'acuta e paziente rilettura degli originali. L'allestimento, che porta la firma di Speranza Galassi e Roberto Soggia, li propone secondo quanto raffigurato nella sala di Amore e Psiche a palazzo Te. L'esposizione, all'angolo tra le vie Monteverdi e Fernelli, rimarrà poi aperta sino al 18 gennaio 2015 nei seguenti orari: giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18. Ingresso libero, possibilità di effettuare visite guidate, per gruppi e scuole, in ogni giorno della settimana prenotando al numero 338.8284909.
Paola Cortese
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