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Busti: c’è bisogno di speranza, si può trovare anche nei film

Il vescovo ha introdotto in sala la serata organizzata dall’Azione Cattolica. Poi la visione di “E fu sera e fu mattina”. Il 16 dicembre si chiuderà con “La prima neve”

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Nella società attuale c’è un forte bisogno di speranza e avvicinandoci al Natale questo sentimento si avverte ancora di più. La crisi economica e di valori etici ha minato le sicurezze assunte in passato e l'orizzonte appare sempre più negativo. Un forte appello a non lasciarsi travolgere dal pessimismo, ma a lottare per andare avanti nonostante tutto e tutti, è stato lanciato martedì sera, 9 dicembre, dal vescovo Roberto Busti, intervenuto alla rassegna cinematografica “Tempi Nuovi, segni di speranza nel cinema di oggi”, promossa dall'Azione Cattolica insieme alla Diocesi di Mantova e al Mignon. «C'è poca speranza nel mondo adesso - ha sottolineato prima della proiezione della pellicola -. Averla riposta in un progresso senza fine è stato sbagliato. Il lavoro non c’è più. Disoccupazione non è solo assenza di reddito, ma anche mancanza di dignità. Non si riesce più a mettere su casa».

Busti ha quindi esortato il cristiano a non arrendersi davanti alle prove della vita, ma a perseverare, attingendo dalla fede la forza per proseguire il cammino. «L'uomo deve poter sperare di riavere in qualche modo quel qualcosa per cui è stato creato -ha proseguito-. Bisogna mettersi sempre dinnanzi a Dio, anche quando sembra che lui non ci sia. Abbiamo questo compito, questa missione. Non dimentichiamo che dove esiste la dignità di un uomo e di una donna, c'è anche la speranza».

Dopo le parole del vescovo, è stato proiettato “E fu sera e fu mattina”, di Emanuele Caruso, che racconta le vicende che accadono in un paesino di duemila abitanti, in cui l’annuncio di un evento che fa temere la fine del mondo, sconvolge la vita dei residenti, costringendoli a mettere in discussione la propria esistenza.

Un bilancio della rassegna, giunta quasi al termine, è stato tracciato da Sabrina Tellini presidente di Azione Cattolica. «E' stata un’iniziativa molto positiva, mirata a coltivare i segni della speranza, nonostante le difficoltà - ha detto-. La partecipazione del pubblico (8 film in programma con 2 proiezioni a serata), è stata numerosa. Lo scorso anno abbiamo affrontato il tema della fede, adesso della speranza».

Ultimo appuntamento il 16 dicembre con “La prima neve”, di Andrea Segre. Tellini ha annunciato che il film “Terra di Maria”, di Juan Manuel Cotelo, prodotto nel 2013, sarà visibile sempre al Mignon il 21 ed il 23 dicembre, alle 21: “un’occasione per riflettere in tempo di Avvento». Un racconto che testimonierà l'amore materno. In soli tre mesi è stato visto da 60mila spettatori in 100 città italiane, portando nelle sale cinematografiche il messaggio di Maria, madre dell'umanità.

Graziella Scavazza

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