Mantova, la città dei Negramaro. Sangiorgi trascina
In 3.500 per la data zero del nuovo tour. La band salentina non delude, tanti applausi
Nicola ArtoniMANTOVA. I Negramaro chiamano e Mantova risponde presente. Non c'era il tutto esaurito ieri sera al PalaBam, ma sono stati in ogni caso 3.500 (500 i biglietti venduti nella sola giornata di ieri) gli spettatori presenti, che dal primo all'ultimo minuto si sono scatenati sui ritmi della band salentina, alternati al calore e al suono suadente delle ballate più romantiche. Nessuno è andato a casa deluso dalla data zero del “La rivoluzione sta arrivando tour”.
Giuliano Sangiorgi sul palco è un grande trascinatore e la sua band non si è di certo risparmiata, accompagnandolo con energia per tutto il concerto. Il primo brano dello show dei Negramaro è un regalo alla nostra città. Si parte infatti con le note di “Sei tu la mia città”, primo singolo estratto dall'ultimo album, che dà il titolo al tour e che dalla data della sua pubblicazione (24 settembre) è già Disco d'oro, e sul maxi schermo compare una enorme scritta che recita “Mantova”.
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Sangiorgi e la sua band partono con un pieno di energia ma un telone, sul quale scorrono proiettate numerose immagini stile cartoon, li separa dal pubblico mantovano. Si intravedono solo ombre, ma bastano e avanzano per scatenare l'entusiasmo del pubblico. Parte poi “Il posto dei santi” ed ecco che il sipario finalmente si apre, svelando ai fan la band. È un trionfo di giochi di luce e la voce di Sangiorgi, calda ed elettrica al tempo stesso, fa cantare il PalaBam. “Attenta” è uno spettacolo: il secondo singolo de “La rivoluzione sta arrivando” fa ballare tutto il palazzetto, “bellissimo” come ripete più volte il ritornello della canzone.
Il leader dei Negramaro imbraccia poi la chitarra acustica e intona le prime note di “Meraviglioso”. Cala il buio in sala e si vedono solo gli schermi di smartphone e tablet intenti a riprendere uno dei momenti di certo più emozionanti di tutto il concerto. Poi cambio repentino di sound e svolta in stile più rock con “Tra nuvole e lenzuola”, accompagnata da luci rosse e flash bianchi, oltre che dal battito delle oltre seimila mani presenti.
Lo show è intrigante e spettacolare anche a livello visivo: le luci mutano sapientemente, come durante “L'ultimo bacio”, preceduta da una intro di pianoforte e dal primo cambio d'abito di Sangiorgi, che abbandona la giacca rossa con la quale aveva aperto lo show. Piovono applausi e sono numerosi anche gli intermezzi soltanto musicali, in cui si può apprezzare tutta la potenza delle chitarre elettriche della band salentina. Arriva poi il momento di “Un passo indietro”, l'esatto contrario di quello che i Negramaro fanno nei cuori del loro pubblico. Per loro sono e saranno sempre un passo avanti.
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