L’Osservatorio in tour: i segreti del cielo spiegati nelle scuole
Opportunità di lezioni e seminari in classe per le superiori, possibilità di stage a Gorgo: i ragazzi “a caccia” di asteroidi
di Cristina del PianoSAN BENEDETTO PO: “E’ così bello fissare il cielo e accorgersi di come non sia altro che un vero e proprio immenso laboratorio di fisica che si srotola sulle nostre teste”. In una delle celebri frasi di Margherita Hack la passione per le osservazioni della sfera celeste riesce persino a diventare immagine. Racchiude curiosità, notti insonni e amore per la conoscenza. Un sapere da trasmettere e condividere. Lo stesso desiderio che anima la nuova iniziativa culturale promossa dall’Associazione astrofili mantovani che gestisce l’Osservatorio di Gorgo.
OPPORTUNITA’ PER LE SCUOLE Si perché dopo anni di eventi a tema e un’intensa attività di divulgazione offerta all’interno delle sue mura, ora l’Osservatorio astronomico ha intenzione di organizzare un tour culturale per i licei e gli istituti tecnici che ne faranno richiesta. Come dire... i segreti del cielo svelati nelle aule. Obiettivo: contribuire a creare un nuovo modello di studi grazie a un rapporto più stretto tra istituzioni di ricerca e realtà scolastica. «Diciamo che siamo pronti per un ulteriore passo avanti - conferma Riccardo Furgoni, responsabile dell’attività di ricerca - negli ultimi anni l’osservatorio, che è accreditato al Minor Planet Center, è stato protagonista di un notevole salto di qualità. Ha cambiato quasi interamente strumentazione e ha maturato un’esperienza in ambito scientifico che si è tradotta in pubblicazioni su importanti riviste del settore, in particolare nel campo della variabilità stellare. Ed è questo tipo di competenze che vorremmo portare all’esterno».
IL TOUR Il desiderio, come già succede in molti paesi anglosassoni, è insomma quello di avviare delle collaborazioni con le scuole Superiori proponendo lezioni e seminari nelle aule. Un’occasione per spiegare agli studenti come funziona ad esempio una ricerca, quali sono i passi da compiere e cosa possono fare, già da ora, i ragazzi coinvolti in questo progetto. Teoria ma anche pratica insomma. Furgoni, membro dell’American association of variable star observers, lo ricordiamo, negli ultimi quattro anni ha scoperto una settantina di nuove stelle variabili, risultato che ha permesso alla struttura di Gorgo di mettersi in grande evidenza in Italia, «davanti anche a progetti di ricerca affini con importanti partecipazioni universitarie» come conferma Furgoni.
STELLE VARIABILI Una stella variabile, in estrema sintesi, viene definita così perché ha una luminosità che cambia nel tempo. E ci sono molte motivazioni per cui la sua lucentezza non rimane stabile. In questo ambito rientra poi l’altro grande tema dell’astrofisica moderna che è la ricerca di nuovi pianeti. Generalmente questa indagine si concretizza monitorando la luce di migliaia di stelle aspettando il momento in cui, un pianeta a noi sconosciuto, passa davanti a una stella e ne fa calare la luminosità. In altre parole la sta in parte eclissando. Soltanto quando le stelle non sono stabili, insomma, raccontano di loro le cose più interessanti.
TRA FINZIONE REALTA’ Se comete e asteroidi, entrano spesso nella vita dei ragazzi attraverso i cosiddetti disaster movie hollywoodiani, film di genere catastrofico che appassionano gli adolescenti anche per la ricchezza di effetti speciali, la curiosità verso questi temi nasce a volte anche grazie a vere e proprie scoperte. Come ad esempio quella recente dell’ipotetico pianeta “Nove” grande dieci volte la Terra e che si troverebbe a una distanza 600 volte quella che ci separa dal Sole. Ma, tra finzione e realtà, l'astronomia appare ai più come un argomento quasi inaccessibile, alla portata insomma solo di esperti. Il tour degli astrofili mira dunque a sfatare questa convinzione .
I RAGAZZI IN CAMPO «E’ esattamente così - conferma Furgoni - ad esempio gli allievi, grazie ai seminari in classe, potranno capire ed effettuare misurazioni riguardanti la posizione di asteroidi in cielo e ricalcolarne l’orbita. Per alcuni sarà anche possibile frequentare l’Osservatorio e partecipare a progetti. L’obiettivo insomma è spiegare e dimostrare cosa significa acquisire dati, elaborarli, validarli, condividerli nella comunità scientifica e pubblicarli su riviste del settore. Sono convinto, insomma, che l’interesse dei ragazzi possa svilupparsi quando vengono coinvolti nell’attività reale».
LE RICERCHE E l’interesse di certo non manca. Basta dare un’occhiata alla pagina facebook dell’Osservatorio (oltre 2500 like) con contatti in continua crescita.
A CACCIA DI ASTEROIDI A Gorgo gli ambiti di ricerca sono soprattutto due. Uno riguarda appunto la variabilità stellare che necessita di osservazioni che possono durare notti intere per mesi, perché bisogna misurare la luminosità di una stella ogni pochi minuti per un totale di decine di migliaia di osservazioni. «L’altra attività può durare anche una sola notte - aggiunge Furgoni - e riguarda il calcolo delle orbite degli asteroidi, corpi celesti di dimensioni variabili che si muovono intorno al Sole intersecando continuamente la Terra». Tra questi ci sono i Near Earth Asteroids, che vanno tenuti sotto controllo. «Sì perché - conclude Furgoni - hanno la cattiva abitudine di transitare troppo vicino alla Terra e di possedere orbite soggette a variazioni, che potrebbero portarli, un giorno, a schiantarsi sulla superficie terrestre. Dunque oltre a calcolare l’orbita va monitorata la loro evoluzione, ed è quello che facciamo costantemente. E chissà, dopo questi seminari, magari qualche giovane studente potrà unirsi al nostro gruppo di osservazione... Le passioni, del resto, nascono proprio così».
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