Suzzara. Né vinti né vincitori alla quarantanovesima edizione del Premio Suzzara che si è svolta nella sola giornata di sabato 17 settembre. Ha vinto la città. Commercianti, pubblici esercizi, associazioni e privati cittadini hanno donato, ai 620 artisti intervenuti, la propria ospitalità fatta non solo di aperitivi, pranzi, cene e stanze per dormire ma anche di amicizia.
Fino dalle 9 di mattina ai tre “check in” situati al Museo Galleria del Premio, al centro “Piazzalunga” e al supersore “Conad”,sono arrivati artisti da tutta Italia che hanno ritirato il “pass” per poi raggiungere i luoghi deputati al “No place. Space” dove iniziare ad esporre le proprie opere tra dipinti, sculture ed installazioni.
Grande curiosità ha suscitato l'opera di Tiziano Colombo di Legnano (Milano) che con la modella Veronica Corradini ballerina della coreografa Susanna Beltrami ha posato con il suo corpo mescolandosi con l'opera di Claudio Verna, premiato nel 1999. Nella sala “Arti48” erano esposti i quadri Giuliano Pe, l'installazione di Laura Soprani: un wc realizzato con fil di ferro titolato “Tana libera tutti” e le “Zucche” di Susanna Zanetti.
Nell'area esterna altre installazione come “Nessun luogo è lontano” e “Sospensione, pausa di riflessione” della suzzarese Antonella Gnocchi. All'ingresso della Galleria del Premio, sembrava scivolare sull'erba un serpente di pietra realizzato da Saverio Bonelli.
Particolare anche l'opera di Lorena Viale di Sanremo con “Eroi dei due mondi”. Nella palazzina accanto alla galleria, altre opere tra cui “Roba da matti” di Mariella Guizzoni che ha utilizzato resti di cartelle cliniche rinvenute tra le macerie di un reparto psichiatrico abbattuto.
Al “Piazzalunga” ha riscosso grande successo “Abito vegetale- Kimono” di Tangi Simoncini. E nel cortile l'artista Piotor H. su un tavolino, ascoltava storie e scriveva sulla sabbia. Davanti alla scuola “Olga Visentini” c'era l'installazione “Lasciaci una parola” dove il visitatore poteva scrivere un proprio pensiero.
All'Agorà, protagonista il jazzista americano Steve Piccolo con le sue installazioni musicali. Sul palco di piazza Garibaldi tre artisti di Aris, acronimo di Artisti Risorti di Brescia, invitavano la gente a farsi fotografare con una maschera dentro l'installazione denominata “Alias”.
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