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Fresu e Uri Caine aprono la stagione al teatro di Gonzaga

Giovedì 10, alle 21, lo straordinario duo costituito da Paolo Fresu & Uri Caine, apre la nuova stagione teatrale di Gonzaga

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GONZAGA. Giovedì 10, alle 21, lo straordinario duo costituito da Paolo Fresu & Uri Caine, apre la nuova stagione teatrale di Gonzaga. Lo spettacolo, parentesi del festival Nessuno Escluso della coop.Chv, fuori abbonamento, è di quelli da non perdere. Due nomi importanti e la qualità del concerto vale doppiamente il prezzo del biglietto di 20 euro (meglio dunque prenotare al 340/2201178 per non rischiare di restare in piedi).

L'incontro tra questi due musicisti è una delle cose più interessanti successe nel mondo del jazz degli ultimi anni; la tromba lirica e sognante di Fresu, il suo timbro malinconico e onirico si sposa eccellentemente con il pianismo di Uri Caine, fatto di mille citazioni, dalla canzone americana, al blues, dal jazz più mainstream all'avanguardia fino alla musica classica, genere che Caine ha riveduto e corretto secondo i suoi parametri personali in molti progetti solistici pubblicati negli ultimi 10 anni. Tra i brani usualmente presentati, oltre a standard come Darn that dream e Doxy, si potranno ascoltare vere e proprie perle come Lascia ch'io pianga di Haendel in una versione da brivido ed il fantastico medley che unisce un classico della canzone italiana come Non ti scordar di me con Centochiodi, brano scritto da Fresu per la colonna sonora del bellissimo omonimo film di Ermanno Olmi.

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Non è affatto semplice, come invece potrebbe sembrare, scegliere di suonare ad arte, brani che sono il magma ed il segno della storia jazzistica. Il duo affronta il gioco con sorprendente semplicità, riuscendo perfettamente a trasmettere il sentimento che guida questa straordinaria musica. Con due grandi protagonisti del jazz contemporaneo quali Paolo Fresu e Uri Caine, il palcoscenico del teatro comunale di Gonzaga si trasformerà in un luogo incredibilmente magico. Il progetto "Think", che verrà proposto nel corso della serata, è un piccolo capolavoro di rara bellezza e originalità e che annovera al suo interno una carrellata di brani che spaziano tra i più eterogenei linguaggi musicali sapientemente "raccontati" dalle note dei due celebrati musicisti. Sono davvero innumerevoli i duetti di cui si è reso protagonista Paolo Fresu: in combinazioni geograficamente varie con Ralph Towner, Omar Sosa, Dhafer Youssef, Nguyên Lê, Bojan Z e in numerose declinazioni italiane con Antonello Salis, Furio Di Castri, Gavino Murgia, Gianluca Petrella, Daniele di Bonaventura, Danilo Rea, Dado Moroni, Ludovico Einaudi.

In questa varietà di situazioni l’unica costante è l’inconfondibile suono di Fresu, il suo personalissimo ‘soffio’, la cesellatura delle linee melodiche, dove anche i silenzi cantano. Ma tra i tanti incontri vis-à-vis di Fresu, quello con Uri Caine è probabilmente il più celebre, una tappa fondamentale della carriera di entrambi questi artisti. (m.p.)

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