Il museo Archeologico verso la fusione con il museo di Palazzo Ducale
Conferma dal Ministero: il decreto di accorpamento sarà firmato entro breve e in questo modo la direzione potrà contare su un numero maggiore di custodi
MANTOVA. Il museo Archeologico verso l’accorpamento con Palazzo Ducale. La notizia, già segnalata dalla Gazzetta come eventuale possibilità, trova ora conferma dal Ministero per i Beni culturali. Come è noto Palazzo Ducale, come ha più volte segnalato la direzione, deve fare i conti attualmente con la mancanza di personale.
Anche il comitato scientifico di recente, attraverso una lettera, ha chiesto l’intervento del ministro Dario Franceschini perché negli ultimi due anni la reggia ha registrato una privazione di 21 custodi tra pensionamenti e interpello, senza nessun arrivo: l'organico reale è oggi composto da 57 unità rispetto alle 78 previste dal documento ufficiale diffuso al momento dell'insediamento di Peter Assmann quale direttore del nuovo istituto autonomo. Cosa risponde dunque il Ministero a questa richiesta di intervento urgente? «A proposito della situazione di Palazzo Ducale – spiega il dottor Antonio Lampis, direttore generale musei del Mibact – ci tengo a sottolineare che i dirigenti dei musei autonomi hanno ampi margini di intervento nella gestione del personale e un supporto in casi di picchi di attività o di situazioni critiche può venire dalla società in house Ales spa. Detto questo, il Mibact sta seguendo con attenzione anche la realtà di Mantova e, proprio in questi giorni, stiamo lavorando per risolvere la questione del collegamento funzionale tra museo Archeologico e Palazzo Ducale. Informalmente posso anticipare infatti che il decreto che accorperà alla reggia la struttura che oggi fa parte del Polo museale lombardo, diretto da Stefano L’Occaso, sarà firmato entro breve».
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Un passo, come ribadisce il direttore generale, che dovrebbe influire positivamente sulla futura gestione del personale. «In questo modo - conferma Lampis - i sette custodi passati di recente all’Archeologico, in seguito all’interpello ministeriale, torneranno a far parte del complesso museale. La direzione potrà contare così su un numero maggiore di addetti alla vigilanza. Da segnalare inoltre che in queste settimane stanno concludendosi gli iter di pregressi concorsi con assegnazioni in tutta Italia e, credo, con personale in arrivo anche Mantova. Per quanto riguarda infine la dotazione finanziaria di Palazzo Ducale – conclude Lampis - stiamo già ragionando per l’anno in corso. Per il 2017 la somma erogata dal Ministero era stata di un milione e 200 mila euro, contributo che va sommato al milione di euro relativo agli ingressi incassati dal museo. Per il 2018 abbiamo già ipotizzato una cifra pari a 500 mila euro di contributi ai quali si aggiungeranno sempre le entrate degli ingressi che il Ducale tratterrà interamente e, per quanto riguarda i flussi turistici, le previsioni sono più che rosee».
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