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Con Chagall il 4 settembre riapre la Ragione

Si farà la mostra dedicata all’artista bielorusso. Palazzi: «Un grande successo avere ottenuto tutti i prestiti richiesti»

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La mostra dedicata a Chagall a palazzo della Ragione - che riaprirà per l’occasione - si farà: verrà inaugurata il 4 settembre per concludersi il 13 gennaio del prossimo anno. La rassegna, che sarà curata da Gabriella Di Milia e il cui catalogo verrà realizzato da Electa (gruppo Mondadori) sarà la prima tappa di un progetto che comprenderà tre grandi mostre dedicate all’arte del Novecento.

Il Comune di Mantova ha avviato da tempo un piano di interventi su Palazzo della Ragione, che è collegato anche ai lavori sull’adiacente palazzo del Podestà. «Il complesso intervento di valorizzazione del Palazzo - spiegano in via Roma - consentirà di ospitare un palinsesto di attività culturali, ricco e qualificato, ma soprattutto di aprirlo anche a grandi progetti espositivi, in particolare a un programma dedicato al Novecento, inteso come produzione culturale interdisciplinare, quindi arte ma anche letteratura, teatro, danza e musica». Palazzo della Ragione, quindi, si inserirà tra palazzo Ducale e palazzo Te come polo multifunzionale, in grado di ospitare mostre, concerti e convegni.

In questa prospettiva, la prima mostra in calendario sarà quella dedicata al pittore bielorusso Marc Chagall e ai suoi rapporti con le altre arti, in particolare con il teatro. Non per nulla, è stato considerato dai contemporanei il pittore più letterato del Novecento.

«“Marc Chagall e le arti” - spiega il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi - sarà una mostra unica, prodotta appositamente per Mantova, a cura di Gabriella Di Milia, storica dell’arte esperta delle Avanguardie del Novecento, in particolare di quelle russe, in collaborazione con la State Tretyakov Gallery di Mosca, promossa dal Comune di Mantova, organizzata e prodotta con Electa, con cui il Comune inaugura una programmazione triennale. La mostra espone il ciclo completo dei ‘teleri’ dipinti da Chagall per il Teatro Ebraico da Camera di Mosca: opere straordinarie che rappresentano il legame più profondo dell’artista con la letteratura ed il teatro».

Palazzi tiene a sottolineare l’eccezionalità del prestito ottenuto: «Quando abbiamo deciso di tentare, andando a Mosca in febbraio - afferma il sindaco - sembrava una missione impossibile, sia per i tempi ristretti, sia perché tutti e sette i teleri insieme non si vedono in Italia da diciannove anni. Ma li abbiamo convinti, con la serietà e la credibilità dimostrata anche in occasione delle due visite a Mantova degli emissari del museo. Il lavoro congiunto con Electa sta concretizzando una mostra unica, che si vedrà solo a Mantova. Voglio ringraziare Giovanni Pasetti, il suo aiuto è stato prezioso».

Dalla Tretyakov non arriveranno solo i sette teleri, ma anche Sulla città, un’altra delle opere più famose di Chagall. Ma non sono escluse altre sorprese, visto che ancora siamo nella fase di work in progress. «Coinvolgeremo le categorie del commercio e le principali istituzioni culturali della città - aggiunge Palazzi -, la Comunità Ebraica e il Festivaletteratura, sia attraverso il percorso di mostra sia per costruire un palinsesto di iniziative di approfondimento. La mostra di Chagall , unita alla mostra di Tiziano e Richter ideata e promossa dalla Fondazione Palazzo Te rappresentano due esposizioni straordinarie e uniche, che porteranno visitatori a Mantova in un periodo dell’anno nel quale c’è poco turismo. Abbiamo realizzato una grande impresa, quella di preparare la mostra in pochi mesi - conclude il sindaco -: adesso si deve correre per promuoverla nel modo più adeguato».

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