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Ecco MantovArchitettura tra mostre, workshop e dibattiti

Presentato il programma. Il via giovedì in Teresiana con incunaboli e cinquecentine legati a Giulio Romano

Gilberto Scuderi
2 minuti di lettura

MANTOVA. Mostre, laboratori, dibattiti pubblici, convegni, incontri con archistar internazionali e molto altro. Per quattro settimane, da giovedì al 7 giugno, la VI edizione di Mantovarchitettura animerà la città, negli edifici più sontuosi – palazzi, chiese, musei – e nel Campus del Politecnico, con un’escursione in montagna a Borgo Valsugana e una trasferta a Piacenza. Il ricco programma è stato presentato ieri dal prorettore Federico Bucci nell’aula magna di via Scarsellini. La parte didattica – gli studenti sono sovrani, le studentesse regine – troverà sviluppo dal 20 maggio in poi nei workshop con prestigiosi architetti da ogni parte del mondo.

Ma subito giovedì alle 17.30 aprirà in Biblioteca Teresiana la mostra Giulio Romano il racconto di carta: libri e autografi, a cura di Carlo Togliani, con interventi di Ferruccio Resta e Donatella Sciuto, catalogo Publi Paolini. Saranno esposti incunaboli e cinquecentine della Teresiana e documenti dell’Archivio Gonzaga (Archivio di Stato) con Giulio a Roma e a Mantova attraverso quanto scrive Giorgio Vasari nelle Vite. Tra le carte, quelle della casa, oggi in via Poma, che il duca Federico II Gonzaga donò a Giulio. Altri documenti riguardano Tiziano e Primaticcio, solo per citare due pittori famosi.

Venerdì 10 Mantovarchitettura si traferirà in Palazzo Ducale dove la figura di Giulio Romano architetto sarà approfondita in mattinata, dalle 10 nell’Atrio degli Arcieri, dalla conferenza di Massimo Bulgarelli; e nel Corridoio del Passerino alle 12 con l’apertura della mostra Messer Iulio nostro charissimo. Le fabbriche di Giulio Romano a Palazzo Ducale, a cura di Andrea Adami, Luigi Fregonese, Antonio Mazzeri, Luigi Spinelli e Carlo Togliani, interventi di Peter Assmann e Lamberto Duò.

L’architettura è sempre espressione della società, e il dibattito tra storia e architettura contemporanea trova nel programma più punti di convergenza: ne sono esempio gli incontri di metà maggio con gli architetti messicani Manuel Cervantes e Fernanda Canales e, nella 2ª parte del mese, il confronto con realtà francesi, inglesi, cinesi, portoghesi, americane. Con “finestra mantovana” sulla rigenerazione urbana il 16 maggio al Campus Politecnico con Marichela Sepe, a cura di Carlo Peraboni.

Due le conferenze sull’architettura sacra: il 14 maggio al Museo diocesano e il 28 al Campus. Andando al mese prossimo – solo per fare un esempio –il 4 giugno Paolo Carpeggiani curerà al Campus Giulio Romano e una villa come testo (e pretesto). Dicevamo dell’escursione tra i monti. Domenica 19 a Borgo Valsugana L'ultimo baluardo dell’architettura di Eduardo Souto de Moura, introduzione di Marco Imperadori, è progettare un’opera nella natura, nel paesaggio, in mezzo a un bosco. La trasferta a Piacenza è il 23 maggio, alla Sala dei Teatini. Tra gli altri eventi, il 17 maggio al Campus Looking to Le Corbusier, interventi di Marco Introini e Emanuele Piccardo. Il 31 maggio al Tempio di San Sebastiano Attualità del Manierismo, interventi di Massimo Curzi, Tony Fretton, Angelo Lunati, Irénée Scalbert, a cura di Federico Tranfa. Importante, al Campus dal 20 al 24 maggio e dal 3 al 7 giugno, il Lisboa Workshop a cura di Barbara Bogoni e Angelo Lorenzi con João Carrilho da Graça e Eduardo Souto de Moura. Dal 20 al 31 maggio alla Casa del Mantegna il Workshop Antico e Nuovo a cura di Massimo Ferrari e Luigi Spinelli con Peter Assmann, Andrew Berman, Marco Borsotti, Francesco Fassi, Maria Cristina Fregni e Antonio Mazzeri.

Due le Conversations with students a Palazzo d’Arco: il 21 maggio con Souto de Moura e il 22 con Carrilho da Graça. Il 7 giugno, ultimo giorno di Mantovarchitettura, al Campus Final Critics con Emilio Faroldi e Diébédo Francis Kéré. Tutto questo solo in sintesi: il programma su www.mantovarchitettura.polimi.it. 

 

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