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Successo e applausi a Mantova: con Ben Harper un viaggio in musica lungo venticinque anni

Oltre tremila in piazza Sordello per l’artista californiano che ha riproposto il suo vasto repertorio

Matteo Sbarbada
2 minuti di lettura

MANTOVA. L'energia rock e la dolcezza delle ballate. Due anime che convivono in Ben Harper, splendido protagonista in piazza Sordello del penultimo appuntamento di Mantova Live Estate. Un viaggio lungo 25 anni di carriera che ha stregato i più di 3000 appassionati presenti. Ovvero brani di album diversi che si sono susseguiti raccontando in musica il suo percorso professionale. L'artista californiano recita un copione consolidato. I suoi show vivono da sempre su un delicato equilibrio. Nei suoi brani spiccano influenze reggae, blues, funk, un mix unico capace di creare un sound molto personale e difficile da inquadrare in schemi prestabiliti.

Maglietta bianca, jeans e cappello, Harper sale sul palco attorno alle 21.15. Con lui i compagni di avventura di sempre. The Innocent Criminals è la band di musicisti con la quale ha collaborato nella maggior parte dei lavori in studio. Un'alchimia che si respira ad ogni nota in una dimensione, quella live, nella quale questi artisti eccelsi possono dare sfogo a tutta la loro creatività. I momenti nei quali pare impossibile stare fermi, o comodamente seduti, abbondano.

Il via al live è con Excuse me mr. brano nel quale spicca l’assolo del percussionista. Si prosegue con Burn one down mentre anche l’atmosfera del live contagia platea e tribune. Tanti i trentenni, forse la fascia d’età più rappresentata ieri sera in piazza, ma non mancavano i fan più maturi che conoscono bene il repertorio dell’artista.

Il concerto è un'altalena di emozioni.

Ai pezzi più energici si affiancano momenti intimi.

Si prosegue con Don’t give up on me now e il pubblico batte il tempo, segue il ritmo e anche l’artista dal palco, mentre canta, saluta spesso i tremila di piazza Sordello.

Ecco che l'atmosfera cambia all'istante. Ben Harper e la sua chitarra, soli.

L’artista su Wipping boy si siede e passa alla slide guitar, tecnica chitarristica che è un po’ il marchio di fabbrica di molti suoi pezzi.

Un connubio che manda in estati una piazza Sordello che ascolta sognante. Si prosegue con Will to live , altro brano col quale continua il percorso in lungo e in largo nella carriera di Harper. Nei suoi testi l'artista racconta l'amore, la religiosità, la politica. La voce è delicata, straordinariamente espressiva. L'atteggiamento nei confronti del pubblico è di vicinanza, di dialogo. C’è spazio per Fight for your mind ed è un crescendo di emozioni. Ad ogni brano si susseguono gli applauditi assoli dei musicisti. Una festa gioiosa nella quale le barriere non hanno senso di esistere. Merito dell'artista, ben lontano dai comportamenti spesso sopra le righe di molti suoi colleghi. Lo show scivola via al limite della perfezione. La macchina è ben rodata, anche grazie alle migliaia di live in carriera del cantante e chitarrista, che non ha mai centellinato in passato le esibizioni dal vivo.

Molte, peraltro, nel nostro Paese, dove è sempre stato accolto con calore da schiere di fan.
 

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