I soci del Festivaletteratura si assicurano 22mila biglietti: tra i più richiesti Gramellini e Carofiglio
Bene il primo giorno: venduti 1.500 ticket in più del 2018. Giovedì 29 si continua e il 30 è prevista l’apertura per tutti
Paola Cortese
MANTOVA. L'apertura della biglietteria di Festivaletteratura ai soci di Filofestival è uno dei punti fermi di ogni edizione. Il mercoledì di una settimana prima dell'avvio, alle 9 in punto. Qualche intoppo invece mercoledì 28 agosto con le prenotazioni on line, a causa del nuovo programma, comunque gestito. Ventiduemila i biglietti staccati il primo giorno, con un incremento di 1500 rispetto allo scorso anno. Molto graditi Cacciari, Gramellini e Carofiglio. E anche quest'anno, ventitreesimo appuntamento, il rito si è compiuto. A cambiare, almeno in parte, sono i nomi degli autori preferiti.
Tra i soci in coda, invece, da sempre sul gradino più alto del podio è Zuilio Giovanelli, indiscusso “vincitore” che per primo taglia il traguardo ai cancelli della Loggia del grano di palazzo Andreani dove ha sede la biglietteria. Come ogni anno, intorno alla mezzanotte, è stato lui, munito di post-it numerati “fai da te”, a gestire il ritmo della coda. E anche se sono ormai lontani i momenti di tensione da parte di chi metteva in discussione questa operazione lui fa la sua solitaria “notte bianca”.
Tutti rispettano l’eterno vincitore e il suo rituale laico ma lui resta comunque lì, fino alla prime luci del mattino. «Ci tengo, ormai è un momento atteso e piacevole – dice il radiotecnico mantovano in pensione, dopo la premiazione con la t-shirt e la shopper, consegnata da una giovane volontaria, quest'anno Chiara -. Vengo a prendere i biglietti per tutta la famiglia, mia moglie e le mie figlie, oltre che per me. Quest’anno nel lungo elenco che va da “Ricordando Ilaria” al “Diario di Anna Frank”, ci stanno in mezzo tutti i “grandi” Erri de Luca, Lucarelli, Augias, Malvaldi in carcere e Buffa, senza rinunciare a qualche risata».
Secondo “classificato”, ormai da qualche anno, è stato anche quest’anno, Antonino Raspanti, ormai rassegnato a non essere il vincitore. Scelte molto simili, i big di questa edizione. Terza sul podio dei soci in coda, a sorpresa, quest'anno una donna, Marina Minazioli, mantovana, che ha soppiantato l'agguerrito gruppo di amiche bresciane. «Siamo solo una delegazione – raccontano le sue amiche – sempre entusiaste della manifestazione -. Ognuna di noi ha un evento ogni due ore, ne usciamo frastornate ma felici. Prendiamo appunti per ricordare e ripassare tutto quello che abbiamo sentito. Abbiamo prenotato tutto quello che si poteva già fare online in prevendita e, per non rimanere senza alloggio, ci prenotiamo già la stanza in gennaio per essere tranquille».
Tra gli eventi che sono piaciuti maggiormente al popolo festivaliero, anche se nessuno è andato esaurito (perché viene tenuta sempre una riserva che permette di accedere anche a chi non è socio di Filofestival o perché gli organizzatori trovano location con maggior capienza in corso d'opera), oltre a quelli già anticipati sono stati Cristina Cattaneo, Recalcati e Rumiz, il premio Pulitzer Whitehead e la scrittrice scozzese Gail Honeyman. «Ci scusiamo per i disguidi che si sono verificati con l'online» – ha detto Paolo Polettini del comitato organizzatore. E tornando alla manifestazione ha aggiunto: «Il festival è diventato un arcipelago con tante isole. Come ci hanno chiesto da tempo ormai abbiamo avviato progetti che durano oltre i cinque giorni». Dal 30 agosto biglietteria aperta per tutti. Info: www.festivaletteratura.it.
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