La storia del rabbino Basilea condannato per i libri proibiti
Mercoledì in Accademia Virgiliana il libro di Marina Caffiero e i risultati del Progetto di interesse nazionale sull’antisemitismo
Gilberto Scuderi
MANTOVA. Mercoledì alle 17 nella sala Ovale dell’Accademia Virgiliana, saranno presentati i risultati del Progetto di ricerca di interesse Nazionale dedicato a “La lunga storia dell’Antisemitismo: Ebrei in Europa e nel Mediterraneo (secoli X-XXI). Pratiche socioeconomiche e processi culturali di coesistenza tra discriminazione e integrazione, persecuzione e conversione” e il libro di Marina Caffiero “Il grande mediatore. Tranquillo Vita Corcos, un rabbino nella Roma dei papi”, Carocci editore.
Insieme all’autrice interverranno l’accademica Marina Romani e Germano Maifreda dell’Università di Milano. Siamo tra fine ‘600 e primi decenni del ‘700 e alcune pagine del libro sono dedicate a Mantova. Anche con l’aiuto del libro “Legami pericolosi”, della stessa Caffiero, edito da Einaudi otto anni fa, riassumiamo alcuni elementi della vicenda. Nel 1733 a Reggio iniziò un processo per detenzione di carte sacrileghe e libri vietati.
Nel corso di una perquisizione, a Mantova in casa dell’ebreo Abramo Mortara, era stata trovata una lettera scritta dal rabbino di Reggio, Abramo Urbino, nella quale si parlava di un camí, ossia foglietti in pergamena che proteggevano da incidenti e disgrazie. Insomma un amuleto, proibito.
Il rabbino Urbino fu incarcerato a Reggio, mentre Mortara portò all’inquisitore l’amuleto di cui si parlava nella lettera. Non finì lì perché Urbino, condannato, denunciò il rabbino di Mantova, Salomone Basilea, nella cui casa l’inquisitore trovò scritture sospette e libri proibiti. Basilea fu imprigionato, torturato e nel 1738 condannato. In entrambi i processi l’avvocato difensore produsse a favore degli imputati un testo del 1713 di Corcos, “Spiegazione sopra l’uso delle pergamene scritte con caratteri hebraici”, in cui cerca di assolvere le credenze e le pratiche ebraiche da ogni sospetto di superstizione e magia. Nella trattazione Corcos analizza un elemento delle pergamene: la menorah. Nel manoscritto ebraico 90, conservato nella Teresiana, si può leggere il testo del Salmo 67 all’interno del disegno di una menorah. —
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