L’integrazione sul palcoscenico: torna il progetto per i migranti
C’è un percorso di livello propedeutico e ce n’è uno di livello più avanzato

MANTOVA. Teatro Magro, usufruendo dei contributi di Fondazione Alta Mane e del Comune di Mantova rilancia per il 2020 il progetto Sub.Ita che nel 2019 ha visto avvicinarsi al teatro circa 50 migranti in un percorso di inserimento socio-culturale grazie attraverso l'arte del teatro e della ricerca artistica. L’idea di Teatro Magro è di promuovere l’integrazione sociale favorendo il radicamento nel territorio di persone che vivono in situazione di fragilità.
«In questo momento più che mai - spiega una nota - le realtà culturali della città vogliono collaborare alla sensibilizzazione della cittadinanza sui temi dell’accoglienza e dell’immigrazione utilizzando linguaggi non convenzionali».
È stato così programmato un percorso di laboratorio rivolto a migranti, richiedenti asilo (e non solo) di livello propedeutico (al martedì mattina dalle 10.30 alle 12.30 al Baratta) e un laboratorio teatrale di livello avanzato integrato con gli allievi "Carni scelte old" di Teatro Magro (al venerdì dalle 17 alle 19 nella Home di Cittadella).
I laboratori sono focalizzati sugli strumenti di comunicazione verbale e non verbale, percezione del proprio corpo, dello spazio e del tempo, rafforzamento dell’autostima, educazione alla relazione e alla narrazione del proprio vissuto. Il progetto prevede inoltre un workshop di lavoro intensivo nel mese di agosto aperto al pubblico e infine due spettacoli dedicati al tema e che verranno inseriti nella programmazione di Teatro Magro 2020.
La novità di quest’anno prevede la stretta collaborazione con centro Baratta, Arci, compagnia Ambasciatore Mama Mia, Alce Nero, Mistery Life, Scuola Senza Frontiere, Cpia e interscambi con alcune realtà nazionali che si occupano di migranti come cooperativa Olinda, Asinitas e Babel.
Per maggiori info e iscrizioni: andrestarifapardo@teatromagro.com Telefono: 347-0860228
«Con Sub.ita 2020 - spiega Teatro Magro - sposiamo la mission di Fondazione Alta Mane Italia che sostiene progetti volti al miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle persone che si trovano in situazioni di estrema emarginazione sociale mediante percorsi di sostegno collegati all’esperienza artistica, finalizzati alla loro ripresa psico-fisica e all’integrazione sociale».
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