La flautista mantovana Bergamaschi si afferma anche in Europa
Gaia in evidenza in Spagna al concorso internazionale indetto dall’Afa. La giovane si è piazzata al secondo posto su 243 candidati
Maria Antonietta FilippiniMANTOVA. Gaia Bergamaschi è arrivata seconda su 243 flautisti europei al concorso Euro flute solo competition indetto dall’Afa, Asociaciòn de Flautistas de Espana. Una bella notizia alla riapertura del conservatorio dopo l’emergenza coronavirus. Infatti la mantovana Gaia, 21 anni, dopo la maturità scientifica al liceo Belfiore, si è diplomata in flauto al Campiani.
E ora il direttore Gianluca Pugnaloni è fiero di lei: «E' motivo di orgoglio per il Conservatorio di Mantova seguire le prime affermazioni in ambito europeo di Gaia. Dal mio arrivo come docente a Mantova, più di vent'anni fa, ho avuto la fortuna di conoscere diversi allievi dotati di talento, Gaia ne è l'esempio più fulgido. Un talento puro, cristallino, che è stato coltivato nel nostro Conservatorio grazie alla competenza e alla dedizione del maestro Maurizio Carrettin e di tutti i docenti che ha incontrato lungo il suo percorso di studi. Ora - aggiunge - è pronta per spiccare il volo, sempre sulla strada maestra dello studio continuo e della ideale ricerca della perfezione, per quel viaggio straordinario che è la professione del musicista».
Dopo la laurea triennale e una chiamata dall’Ocm, Gaia Bergamaschi ha tentato con successo l’ammissione a Friburgo in Svizzera. Ma il Covid19 ha bloccato anche lei. «Ero andata ad abitare là, avevo frequentato il primo dei quattro semestri - ci racconta Gaia - ma l’epidemia mi ha riportato a casa a Mantova e così addio ensemble cameristici e orchestra. Sto frequentando il secondo semestre solo con lezioni individuali online. Ora spero di poter partire a metà o fine giugno e per un mese intensivo con docenti e altri allievi».
Come tutti i musicisti, non ha smesso di scorrere internet. Ed ecco un concorso spagnolo.
«Una meteora, perché di solito i concorsi vengono indetti sei mesi prima. Si invia un video per la selezione e poi si parte e si suona davanti alla giuria. Qui tutto in tempi strettissimi e ovviamente solo online. Ma la giuria era di altissimo livello: Silvia Careddu, ad esempio, ha suonato due anni con i Wiener Philarmonikler. Penso abbiano inventato il concorso per dare un segno di vitalità e di speranza».
Gaia ha passato il primo round: da 243 a 20. A quel punto ha chiesto i “like” su Youtube. E molti mantovani hanno partecipato al gioco. «Mi ha fatto piacere - spiega - per il sostegno ricevuto, ma sinceramente anche se il voto online adesso va alla grande, per me il giudizio valido è quello della giuria». Che era formata da Vicens Prats, Helene Boulègue, Silvia Careddu, Mario Caroli, André Cebriàn, Francisco Lopez e Ulla Miilmann. E che ha scelto ex aequo Tomasz Sierant (Polonia) e Silvia Rozas (Spagna) per il 1° premio, 2° a Gaia Bergamaschi e 3° a Niccolò Valerio. Gaia ha suonato Syrinx di Debussy e Fantasia n.1 di Telemann per la selezione.
In finale la Chaconne di Karg-Elert e la Passacaglia di Ernst von Dohanànyi.
E pensare che Gaia è andata al Campiani a 9 anni spinta dalla mamma.
«Ero molto timida, ma lei diceva che ero intonata. Il flauto mi sembrò bello, un oggetto fascinoso. In seconda Scientifico ho capito che il flauto era la mia vita».
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