Rifugi e ripari di fortuna: in scena a Mantova il Teatro Magro
Il 21 giugno un percorso con quattro installazioni-performance nel cuore della città con protagonisti i partecipanti del laboratorio di integrazione sociale “sub.ita”
Matteo SbarbadaMANTOVA. Un percorso con quattro installazioni-performance nel cuore della città con protagonisti i partecipanti del laboratorio di integrazione sociale “sub.ita”. “Rifugio=riparo di fortuna” è l'evento realizzato da Teatro Magro in collaborazione con Cinema del Carbone, Fondazione Altamane Italia e Comune di Mantova. L’appuntamento è fissato per il 21 giugno, dalle 16.30 alle 19.30, in quattro luoghi del centro: lungolago (zona Zanzara), piazza Mantegna, piazza Martiri e castello di San Giorgio.
«Rifugi scomodi e compressi come idea di casa – spiegano gli organizzatori – quale luogo identitario e di radicamento socio-culturale. Ma, poi, c’è la fortuna che trasforma il rifugio nella speranza che questo diventi migliore e per sempre». L’evento rientra tra le iniziative incentrate sulla Giornata mondiale del rifugiato. Istituita il 4 dicembre 2000 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione del cinquantennale della Convenzione di Ginevra che nel 1951 definì lo status di rifugiato, si tiene il 20 giugno.
Il servizio centrale del Siproimi, il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati, ha promosso una giornata di porte aperte per facilitare l’interazione tra rifugiati, operatori e comunità locali e riaffermare il valore dell’impegno e della solidarietà. Iniziative sono in programma in tutta Italia e anche a Mantova, dove lo Sprar Enea ha promosso in questi giorni eventi e attività di approfondimento.
Tra questi, oggi dalle 10.30 alle 12.30 in diretta Facebook sulla pagina Sprar Enea Mantova, “Passaggi da una storia all’altra-Archivio delle storie migranti”, in collaborazione con Istituto mantovano di storia contemporanea, Onere della conoscenza e Tavolo asilo Mantova. Un momento di confronto con Monica Massari e Dagmawi Yimer.
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