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«Vi racconto De André»: la chitarra de I Ministri sabato 19 settembre all’Arci Dallò

Federico Dragogna presenta lo show dedicato al cantautore genovese «Oggi tutti lo citano e lo twittano, io voglio capirlo fino in fondo»

Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

CASTIGLIONE. Federico Dragogna, chitarrista e paroliere de I Ministri, sarà sabato 19 settembre alle 21.30 all’Arci Dallò di Castiglione delle Stiviere con la “prima” del ritorno sulle scene dello spettacolo solista “Quello che ho capito di De André”.

Uno show con il quale, spiega lo stesso chitarrista, «mi confronto con la musica e le parole del grande cantautore alla luce di una domanda che mi sono posto.

Che tipo di eredità è quella di De André? È uno spettacolo che ho immaginato e scritto quando mi sono accorto che, forse, di De André ero io a non averci capito molto. Ci sono molti tributi e sembra che De André ormai vada bene a tutti. Allora mi sono immerso nella sua opera e nella sua vita. Devo dire che ci sono situazioni, vicende, prese di posizioni che, in realtà, se approfondite rischierebbero di farcelo perdere. Il mio spettacolo si confronta con le sue parole con quelle di alcuni suoi amici, come Paolo Villaggio, e con il contesto in cui sono nate alcune sue canzoni, come ad esempio “La domenica delle salme”, testo che da piccolo amavo e di cui non conoscevo nulla».

Uno show che non nasce come tributo, e neppure come lezione d’autore. «In alcuni contesti c’era un pubblico arrivato per quello che ho fatto con “I Ministri”, ma qui si tratta di uno spettacolo nato per piccoli club. Ecco perché sono felice di ripartire da una realtà piccola come il Dallò. Ho realizzato una versione in streaming ma penso che questa sia la natura vera di questo show. Serve ascoltare per capire che De André ci lascia un’eredità pesante sia dal punto di vista musicale, data dalla sua capacità di circondarsi di musicisti e dare vita ad album importanti. Lo spettacolo prenderà in considerazione la sua riflessione sulle minoranze, poi il rapporto con il padre e con il fratello. Mi interessa capire cosa diceva, come lo faceva e a chi si rivolgeva. Una ricerca che è ancora in corso, e lo spettacolo ha infatti subito dei cambiamenti in corso d’opera, che mi aiuta a capire il mio rapporto con lui alla maniera della scrittura di Carrére».

L'inizio è fissato alle 21.30; l'evento è ad offerta libera e rivolto ai soci Arci (quota sociale 2019-2020, 7 euro). Dati i limiti massimi di capienza, è consigliata la prenotazione mandando un messaggio whatsapp al 324-9332314. «De André è un personaggio potente e pericoloso. La sua eredità è un fatto che mi interessa. Proprio in tempi in cui un’ombra sul curriculum può distruggerti la vita, si sceglie un anarchico tesserato, bevitore accanito, fumatore accanito, figlio di papà e bestemmiatore come maestro: siamo un Paese di ribelli o un rehab per ribelli?», conclude Dragogna.
 

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