Le opere di Gentile in mostra ad Asola Tanti visitatori al taglio del nastro
Tutti esauriti i tre turni di visite guidate su prenotazione La rassegna al museo Bellini visitabile fino al 20 dicembre
Luca CremonesiSold out ad Asola per l'apertura della mostra personale che celebra l'arte e la figura di Domenico Gentile, medico e artista che nel 2012 era stato insignito del riconoscimento di cittadino benemerito.
Gentile era originario di Salerno ma aveva fatto di Asola il suo comune adottivo. Qui era venuto a vivere per esigenze lavorative e qui aveva trovato la sua seconda patria, come è stato ricordato anche durante l'inaugurazione.
Il taglio del nastro domenica è avvenuto rispettando le ordinanze in vigore: tre turni, dunque, tutti su prenotazione e tutti sold out, a rimarcare l'affetto del paese per questo intellettuale e artista che ha lasciato quasi oltre quattrocento opere a testimonianza della sua passione e della sua riflessione.
La mostra, curata da Carlo Micheli e Beatrice Pastorio, organizzata e promossa dal comune di Asola (presente con l'assessore Antonioli), con la supervisione della famiglia Gentile, vede esposte una selezione significativa di queste 400 opere, quasi tutte tele degli anni '80 e '90.
Ad aprire l'esposizione, all'ingresso, la grande tela che Gentile regalò al comune di Asola nel 2012. La sala dell'esposizione accoglie il visitatore con due piccole tele figurative, gli unici lavori di piccola dimensione, produzione significativa e non secondaria per Gentile, esposti ad Asola. Si tratta di uno scorcio urbano del 1953 e di un paesaggio del 2017. «Un cerchio si è chiuso - ha ricordato il curatore Micheli - perché dopo essersi addentrato nel mondo dell'astratto, Gentile ha voluto, negli ultimi mesi della sua esistenza, tornare, pur se in un contesto particolare come quello della malattia, al suo incipit». Micheli ha guidato i tre gruppi nella lettura della mostra, mescolando aneddoti della vita pittorica dell'artista con la spiegazione dei grandi temi che hanno attraversato la sua arte. L'assenza del cielo, la ricerca dell'armonia dei volumi, l'idea ci collaborazione (quasi una “social catena” di leopardiana memoria) fra pari, la nostalgia della terra natale, la passione per la figlia, sono alcuni dei fili rossi che hanno attraversato l'opera di Gentile, una produzione che era stata celebrata anche a Palazzo Te con una mostra curata proprio da Micheli. La mostra di Asola, che si svolge nelle sale del Museo Civico Bellini, resterà aperta fino 20 dicembre, seguendo gli orari di apertura del museo. Per avere informazioni basta scrivere a museo@comune.asola.mn.it oppure telefonare allo 0376.733075. Al bookshop c'è in vendita il catalogo della mostra al prezzo di 5 euro. È attivo anche in sito internet con materiale relativo alla mostra e alla vita di Gentile - https://domenicogentile.com. —
Luca Cremonesi
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