La soprano mantovana Buratto conquista la Scala
L'evento trasmesso da Rai1. La cantante ha interpretato “Morrò, ma prima in grazia” da Un ballo in maschera di Verdi e ha partecipato al gran finale :«Emozione enorme, felice del successo di ascolti»
Matteo SbarbadaMANTOVA. Una media di più di due milioni e mezzo di spettatori con un picco finale superiore ai tre. Grande successo su Rai1 per A riveder le stelle, evento speciale dal teatro alla Scala di Milano che ha visto sul palcoscenico una vera e propria parata di stelle. Tra queste, il soprano mantovano Eleonora Buratto. L'evento, che ha sostituito la tradizionale Prima di Sant'Ambrogio, è andato in scena senza pubblico in platea per le norme anti Covid con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Davide Livermore. «Credo che comincerò a metabolizzare quanto accaduto solo nelle prossime ore - racconta Buratto -. Un'emozione enorme. Ho ricevuto una valanga di messaggi e sto cercando di rispondere ai tanti commenti sui social. Sono felice del grande successo di ascolti. L'evento è stato particolare, articolato, unico, ben diverso dal tradizionale Sant'Ambrogio». In un momento delicato per il teatro e per il mondo della cultura in generale, l'appuntamento ha avuto una valenza simbolica particolare. Un'occasione per tenere accesi i riflettori su un settore composto da grandi professionisti e messo in seria difficoltà dalla chiusura dei teatri. «Credo sia giusto sottolineare come questo evento sia stato pensato proprio in relazione a questo periodo, un periodo di certo non normale. Un regalo voluto dalla Scala in un momento di restrizioni e destinato ai tanti appassionati». Buratto ha interpretato Morrò, ma prima in grazia da Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi e ha partecipato al finale nel Tutto cangia dal Guglielmo Tell di Gioachino Rossini.
L'incertezza sull'evoluzione della situazione globale non dà ancora certezze sul futuro, ma alcuni appuntamenti sono già fissati. «A marzo, a Barcellona, farò il mio debutto nel ruolo di Desdemona, mentre a luglio sarò nella Bohème al teatro San Carlo. Ci sono altri eventi in via di definizione, ma al momento si naviga a vista, considerata l'emergenza sanitaria. Mi sarebbe piaciuto tornare a casa da mio padre oggi, magari per fare l'albero di Natale insieme, ma gli spostamenti sono limitati e resterò nella mia casa a Brescia. Ci limiteremo alle videochiamate».
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