Pescherie: accordo con la Scuola Holden per lanciare il progetto anche sui social
Un piano per intercettare i giovani e nuovi sponsor. Debutterà anche il gioco storico già dedicato a Venezia e Firenze
Paola Cortese
MANTOVA. La Fondazione Pescherie di Giulio Romano investe in comunicazione e stringe un accordo con la Scuola Holden di Torino per aver maggior visibilità, intercettare nuovi sponsor e attrarre l'interesse dei giovani.
«I punti fondamentali del contratto sono principalmente tre – dice Italo Sciaetta, consigliere della Fondazione -. Per i prossimi mesi ci seguiranno tutte le azioni di comunicazione, principalmente quelle legate ai social media, per divulgare a un pubblico sempre più vasto tutte le azioni e le attività che la Fondazione svolge per il restauro di questo monumento cinquecentesco. Inoltre questo ci sta già permettendo di coinvolgere società sul territorio, e non solo, che possono sostenere il progetto di recupero proprio grazie a una comunicazione più adeguata tra il mondo dell'industria e quello della cultura. Infine, grazie a una sorta di gioco che racconterà la storia di Mantova e delle Pescherie, già molto popolare sui social ad esempio quelli dedicati a Firenze e a Venezia, potremo andare a intercettare una fascia di interesse e un pubblico più giovane. La Scuola Holden, per le sue caratteristiche di fucina dei futuri autori e narratori, ci è sembrata il partner ideale per le nostre finalità».
Un ulteriore aspetto di questo grande progetto di recupero è il coinvolgimento, sia del territorio mantovano sia di interlocutori in un più vasto orizzonte esterno.
«Anche in un momento di grande incertezza come questo siamo rimasti stupefatti dall'interesse che un fundraising condotto in maniera molto professionale dalla nostra manager Alessandra Pellegrini ha suscitato nelle aziende - dice la vice presidente Maria Elena Levoni - Il nostro è un progetto incrociato che racconta le Pescherie di cinquecento anni fa e quelle che saranno domani, un luogo di incontro tra terra e acqua, tra persone del luogo e chi viene da fuori».
Un passo importante visto che nell'ottobre scorso i conti non tornavano, c'erano forti ammanchi per finire il primo lotto di lavori, e che, nel giro di pochi mesi, ha fatto arrivare nelle casse delle Pescherie oltre 200mila euro grazie alle prime aziende che hanno compreso il messaggio come Finservice, Sapies e Abaco.
«Si tratta di contributi erogati nell'ambito di Art Bonus – spiega infine il presidente Paolo Corbellani - Siamo stati piacevolmente stupiti di questo interesse e speriamo possano aggiungersi anche altri imprenditori. Ringraziamo molto l'amministrazione comunale di Mantova del sostegno e l'impegno per il recupero delle Beccherie e auspichiamo che un aiuto possa arrivare proprio dal Ministero per i Beni Culturali per il recupero dell'involucro, ovvero della facciata giuliesca di forte interesse scientifico oltre che artistico».
Con la realizzazione della caffetteria, che sarà al piano della strada con un accesso diretto anche dalla loggia, sarà finito entro il 2023 il primo lotto di lavori. Insieme alla costruzione della scala e dell'ascensore che permettono il raggiungimento stabile delle acque del Rio e alla realizzazione della terrazza-pontile i lavori sono costati 640 mila euro. Una somma all'incirca equivalente sarà necessaria per concludere il secondo lotto comprendete il restauro del bugnato cinquecentesco e la sala delle Capriate al primo piano.
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