Biblioteca Teresiana di Matova: una splendida raccolta di incisioni, stampe e disegni da scoprire
Dodicimila opere datate dal Cinquecento al Novecento. Arte, storia, scienze: un materiale per nuovi approfondimenti
GILBERTO SCUDERI
MANTOVA. Tra le collezioni e i fondi della Biblioteca comunale Teresiana c’è quella delle incisioni, stampe e disegni. La raccolta - poco conosciuta, se non da chi se ne intende, ma non appena possibile sarà presentata al pubblico - si è formata nel tempo e oggi costituisce un insieme stratificato e multiforme per temi, datazioni, materie e tecniche. Insomma una meraviglia di carta.
Chiara Pisani, bibliotecario conservatore e responsabile della raccolta, fa il punto: «Sebbene di alcune delle incisioni più antiche si conoscano i riferimenti documentari, e in qualche caso si sia sviluppata anche un’ampia bibliografia, gran parte di quanto conservato attende ancora di essere indagato… ».
Molto bene, perché se si conoscesse tutto, il gioco sarebbe finito e amen non ci sarebbe più da divertirsi. «Solo di recente - prosegue Pisani - l’origine, la vicenda costitutiva e la struttura e consistenza di questo fondo sono state oggetto di uno studio sistematico e approfondito che ha permesso di porre le basi per valorizzare la collezione che si compone di una gran quantità di incisioni, disegni e materiale grafico antico e moderno… ».
In breve: sono 12mila opere, tutte di carte sciolte o rilegate in volume, riferite a un arco di tempo che va dal Cinquecento al Novecento. Quali furono i primordi? Nel corso di oltre due secoli, dal 1810 a oggi, la raccolta ha accumulato una gran quantità di carta, preziosa.
Chiara Pisani racconta: «Accanto alla cartografia, sono numerosissimi i soggetti relativi ad antichità, arte, architettura, storia, religione e letteratura. Non mancano opere legate al sapere scientifico come l’anatomia e la storia naturale, l’ingegneria e l’idraulica».
La documentazione d’archivio recentemente rinvenuta e perlopiù inedita, ha accertato che la collezione si è formata grazie alle donazioni di privati cittadini, artisti e collezionisti, ma anche agli acquisti mirati sul mercato antiquario, effettuati nei decenni dalla biblioteca.
Tra i nuclei più numerosi si distingue quello che riguarda la grafica d’arte, sia antica che moderna, e quello della cartografia storica della città e del territorio di Mantova che raccoglie oltre 1.800 incisioni e rappresenta oggi un riferimento fondamentale nello studio sullo sviluppo urbanistico e paesaggistico locale. Nel fondo è conservata la bellissima pianta prospettica di Mantova di Gabriele Bertazzolo - postuma, 1628 - prototipo per tutta la successiva cartografia mantovana.
Di Bertazzolo, vivente, è del 1617 la magnifica “Genealogia Gonzaga” con dedica al duca Ferdinando e l’acquaforte del 1603 con la planimetria del Giardino dei semplici in Palazzo Ducale. Preziose sono le tavole incise dal fiammingo Robert Van Audenaerde che riproducono i “Trionfi di Cesare” di Andrea Mantegna, edite a Roma nel 1692 sul modello di quelle realizzate alla fine del Cinquecento dal grande incisone mantovano Andrea Andreani.
Nella raccolta non mancano raffigurazioni di carattere storico, come quelle dell’assedio di Mantova da parte dei lanzichenecchi nel 1629 e di Napoleone nel 1796. Il Settecento è documentato da stampe di grande formato tra cui le tavole che riproducono la serie di arazzi di Raffaello con le Storie di Mosè, commissionata nel 1761 dalla famiglia Gonzaga alla bottega fiamminga dell’arazziere Nicola Karcher.
Tanto splendide quanto poco conosciute sono le incisioni sulla spedizione napoleonica in Egitto del 1798-99, pubblicate tra il 1820 e il 1829, e su quella franco-toscana di Champollion e Rosellini del 1828-29, tappa fondamentale per lo sviluppo dell’egittologia.
«È solo da qualche anno che questa stratificazione di materiali - dice Francesca Ferrari, direttore della Biblioteca Teresiana - è oggetto di studio sistematico: il valore intrinseco dei singoli pezzi e della complessità del fondo merita di essere meglio conosciuto e non solo sul territorio mantovano. Per questo motivo, all’interno della Teresiana vorremmo dedicare uno spazio specifico al Gabinetto delle Stampe, che accolga le collezioni di stampe, incisioni e disegni e ne consenta la consultazione in uno spazio adeguato».
Una splendida raccolta, di carta, che offre stimoli e spunti per ricerche e approfondimenti sulla storia e realtà culturale mantovana.
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