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Il Museo Nuvolari guarda al futuro: le visite saranno anche virtuali

Benedini: «Tazio è famoso nel mondo, con la digitalizzazione la platea crescerà» E grazie agli Amici dei Musei orari ampliati per i tour quando lo spazio riaprirà

Paola Cortese
1 minuto di lettura

Il Museo Tazio Nuvolari diventerà anche virtuale e amplierà i propri orari di visita grazie alla collaborazione degli Amici dei Musei Mantovani non appena l’emergenza Covid lo consentirà. A prescindere dalla pandemia era già stato avviato un percorso di “digital experiece” del museo dedicato al grande pilota originario di Castel d'Ario allestito nella ex chiesa del Carmelino, all'angolo tra le vie Giulio Romano e Nazario Sauro.

«L'Automobile Club Mantova, presieduta da Alberto Marenghi, già da alcuni anni, ha chiesto collaborazione alla Scuderia Tazio Nuvolari Italia per rivitalizzare il museo – spiega Giampaolo Benedini che si occupa delle pubbliche relazioni per il sodalizio motoristico -. Abbiamo pensato alla sua digitalizzazione così da trasformarlo in uno spazio di conoscenza infinito, capace di infrangere le barriere fisiche delle tradizionali sale espositive, non molto ampie, tanto più che Nuvolari è conosciuto certamente in Italia ma anche moltissimo all'estero. La visita virtuale permetterà di allargare la platea ma non solo. Le visite in presenza infatti, grazie ad un’apposita app e all'utilizzo congiunto di QR-code, direttamente da tablet o smartphone, consentiranno, anche a chi non è molto esperto di motori, gare e campioni, di fruire in maniera più approfondita e piacevole delle storie sottese ad ogni singolo pezzo esposto dai trofei originali ai memorabilia, e poi tutti quei rari contributi audiovisivi e raccolte di immagini».

L'intento congiunto è quello di allargare sempre più la platea dei visitatori, reali o virtuali che siano, esperti del settore, turisti e cittadini.

«In questa logica di collaborazione, al fine di valorizzare tutto il patrimonio museale della città, abbiamo accolto positivamente l'invito per garantire le aperture nei pomeriggi di sabato e domenica – dice Italo Sciaetta, presidente degli Amici dei Musei -. Si è costituito un gruppo di lavoro di una dozzina di volontari che si turnerà così nei week end».

Una volta conclusa la digitalizzazione del museo, presumibilmente entro la fine di quest'anno, grazie anche a una voce narrante, in italiano e in inglese, che guiderà tutti i visitatori tra le sezioni e le collezioni, è probabile che riprendano anche gli appuntamenti mensili di approfondimento, se necessario, anche su piattaforme web.

«Tra le iniziative avviate infatti vi era questa serie di incontri, sospesa a causa della pandemia – conclude Giampaolo Bendini -. Potremo riprenderla on line inserendo anche il filone, meno noto e più intimo, di Tazio fotografo invitando professionisti del settore a discuterne». 



 

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