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Dal Ducale a palazzo Te la Venere velata e la Venere con i putti

Paola Cortese
1 minuto di lettura

MANTOVA. Il crono programma degli allestimenti viene rispettato anche se il progetto “Venere divina. Armonia sulla terra” ideato per il rilancio nel 2021 di palazzo Te non prenderà il via domenica. Sono arrivate ieri pomeriggio dal Ducale le casse contenenti la scultura “Venere velata”, un'opera del II secolo a.C., appartenuta a Giulio Romano, ora nella collezione comunale conservata nella reggia dei Gonzaga, e quella dell’arazzo “Venere nel giardino con putti”, di manifattura fiamminga su disegno del Pippi, ritornato da poco a Mantova grazie a una collegiale operazione d’acquisto.

Le opere saranno installate lungo il percorso monumentale, ma il 21 marzo non si farà festa con l'apertura della mostra “Il mito di Venere a palazzo Te”, prima delle tre tappe nell'agenda della Fondazione. «Stiamo mantenendo gli impegni presi con noi stessi e con tutti quelli che hanno creduto nella supercard cultura - dice Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione palazzo Te - La priorità è legata alla salute pubblica ma, un minuto dopo che avremo ricevuto la notizia che si potranno riaprire i musei, noi saremo pronti a farlo con la mostra allestita».

Nei giorni scorsi è stato realizzato il percorso di illuminazione delle Veneri, una trentina tra dipinti e bassorilievi, tutte da scoprire grazie a un guida e ad un’app che guideranno il visitatore tra le sale. «Stiamo predisponendo anche dei video da dare in anteprima ai possessori di supercard - continua il direttore - che consentirà di muoversi nello spazio in ogni direzione. Abbiamo avuto il riconoscimento del Mibact e speriamo di poter realizzare tutto il nostro progetto fino alla grande mostra di settembre per cui stiamo chiudendo le richieste di prestito, sperando che ci siano tutte le condizioni necessarie».

La durata della prima tappa era prevista fino al 12 dicembre, la seconda, con l’esposizione “Tiziano. Venere che benda Amore” che porterà in villa il capolavoro di Tiziano conservato alla Galleria Borghese di Roma dal 22 giugno al 5 settembre, e, infine, dal 12 settembre al 12 dicembre, la mostra “Venere. Natura, ombra e bellezza”, a cura di Claudia Cieri Via, dedicata alle origini del mito. Info:www.fondazionepalazzote.it. —


 

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