Apre “Cartoline per Alberto”: la mail art è un omaggio a Cappi
Fino al 30 maggio sarà possibile visitare alla Casa del Rigoletto la mostra che raccoglie una selezione di opere di mail art, arte postale, realizzate e inviate da artisti, letterati e studiosi al poeta e saggista
Paola Cortese
MANTOVA. Stese come panni al sole e al vento le “Cartoline per Alberto” da venerdì raccontano frammenti di storie, di poesia e di vita alla Casa di Rigoletto.
Fino al 30 maggio sarà possibile visitare la mostra che raccoglie una selezione di opere di mail art, arte postale, realizzate e inviate da artisti, letterati e studiosi al poeta e saggista Alberto Cappi (Revere 1940 – Ostiglia 2009) e viceversa, cartoline scritte di pugno da lui stesso.
Prima tappa della 7° edizione del festival “Mantova Poesia”, l’esposizione è stata presentata ieri dai curatori, Italo Lanfredini, scultore e amico del poeta, e Raffaella Molinari Cappi, moglie e musa di Cappi destinataria di oltre 3 mila lettere, da Stefano Iori, direttore artistico di Mantova Poesia, e dal vicesindaco Giovanni Buvoli che ha sottolineato l'importanza di riproporre eventi culturali in presenza ammirato dalla genialità di queste piccole opere d'arte.
«Alberto amava giocare con affettuoso inganno inviando da Revere e da Ostiglia cartoline agli amici di luoghi esotici e lontani che si faceva regalare – ha raccontato la moglie -. Ne ha inviate migliaia, anche quando eravamo realmente in viaggio in America, del Sud e del Nord, in India».
Nella prima sala sono esposte quelle inviategli da artisti e poeti tra cui Carlo Bonfà, Fernando Capisani, Giuliano Della Casa, Anna Maria Farabbi, Giosetta Fioroni, Aldo Grazzi, Vincenzo Guarracino, Cesare Guerra, Elia Malagò, Dario Moretti, Alessandro Sanna, Afro Somenzari e Maurizio Spatola. Una saletta è dedicata all'epistolario con Lanfredini.
«Ci scrivevamo tutte le settimane – ha ricordato con commozione -. Poneva sempre delle domande legate alla poesia e all'arte ma non solo. Erano lampi, guizzi, con immagini che tendevano a creare spaesamento nel destinatario». Di “amicizia di formazione” ha poi parlato Iori ricordandolo a 360° come poeta, saggista, critico letterario e infaticabile organizzatore di eventi legati alla poesia. La mail art, giocata anche coi bambini, come testimonia l'ultima sala con alcune cartoline spedite dai partecipanti al laboratorio organizzato nelle scuole primarie di Revere e Ostiglia. La mostra, in piazza Sordello 23, si potrà visitare con ingressi contingentati fino al 30 maggio tutti i giorni dalle 9 alle 18.
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